Arte e Ambiente: la nuova iniziativa nel cuore del Chianti

L'installazione site-specific di Cecchini nel centro di ricerca del Chianti esplora il rapporto tra natura e artificio e la sua percezione umana

Il 28 maggio ha inaugurato, nel cuore del Chianti, la nuova installazione site-specific di Loris Cecchini. Questo evento si colloca nel quadro del progetto Arte Nel Paesaggio, promossa da Associazione Amici dell’OPC, Associazione Achu, Galleria Continua, Associazione Arte Continua, Casa Emmae Particle con il contributo e il patrocinio dell’Università di Firenze, del Comune di Barberino Tavarnelle e il patrocinio della Regione Toscana.

Waterbones di Loris Cecchini (Fonte foto Comune di Barberino e Tavarnelle)

Waterbones, l’installazione di Cecchini, è stata realizzata sulla struttura dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti (OPC), luogo dedicato alla ricerca scientifica e gestito dall’Università di Firenze. Le sculture modulari chiamate Waterbones esplorano il rapporto tra natura e artificio, nonché tra i diversi livelli di percezione della realtà. In particolare Cecchini vuole mostrare allo spettatore la coesistenza di micro e macrocosmi, che percepisce solo parzialmente. L’artista parte dall’osservazione scientifica della natura, studiando la configurazione di vari fenomeni e l’ingegneria che li supporta. Attraverso questo processo di indagine, l’artista esplora le profondità del mondo fisico e crea opere d’arte pure ed essenziali. L’energia, i legami e il movimento perenne diventano l’estrema sintesi della realtà.

Waterbones di Loris Cecchini (Fonte foto Comune di Barberino e Tavarnelle)

L’interesse dell’artista si concentra sui codici e sulle corrispondenze che formano la struttura degli atomi e delle particelle subatomiche, i legami chimici, le reti di spin, i frattali e le progressioni rizomatiche. Ogni modulo di acciaio delle sculture Waterbones rappresenta una matrice archetipica, una forma astratta della natura che si propaga nello spazio. La forma tripartita di queste sculture richiama la morfologia di uno dei mattoni fondamentali della fisica quantistica. La scelta di utilizzare un osservatorio astronomico come sede per l’installazione crea un legame stretto tra il microcosmo rappresentato dalla “forma quantistica” delle sculture e il macrocosmo rappresentato dal cielo stellato in cui si trova l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti. n vero e proprio dialogo tra un’opera d’arte e l’ambiente circostante. L’armonia delle forme e l’equilibrio estetico contribuiscono a coinvolgere lo spettatore in una riflessione ben più complessa.