Sembra vivo. La scultura iperrealista arriva a Palazzo Bonaparte

Così reali da confondere i visitatori. La mostra impone una riflessione sull’essenza del visibile e sulla veridicità dell’illusione.

Sono così reali da confondere i visitatori. I dettagli sono realistici, fin nei minimi particolari: pelle, capelli, barbe, dita. I corpi nudi ci scandalizzano, gli occhi ci ipnotizzano. Al confine tra vero e falso, la grande scultura iperrealista internazionale è in mostra a Palazzo Bonaparte dal 26 maggio 2023 con Sembra vivo! Una mostra che provoca e riunisce 29 artisti contemporanei, attraverso una vasta selezione di opere, provenienti da collezioni di tutto il mondo, che rivela il carattere internazionale del movimento iperrealista che, dagli anni ‘70 in poi, si è costantemente evoluto adottando tecniche di modellazione sempre nuove, raggiungendo livelli sempre più alti nella rappresentazione realistica della figura umana. Le sculture emulano le forme, i contorni e le texture del corpo umano creando una strabiliante illusione visiva e un’estrema verosimiglianza.

Sam Jinks, Untitled (Kneeling Woman), 2015
Collezione dell’artista, courtesy l’artista e Sullivan+Strumpf, Sydney

Una mostra che porta con sé un’interessante riflessione sull’essenza del visibile, sull’efficacia della mimesis e sulla veridicità dell’illusione, davanti a una rappresentatività che supera il Realismo e travalica il senso del vero. La mostra – ideata dall’Institut für Kultur aus tausch, Germany, e curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Ballario – è prodotta e organizzata da Arthemisia, che dopo le mostre dedicate a Jago e a Leandro Erlich, propone progetti nuovi e visionari sulla scienza dell’arte contemporanea in Italia.

Suddiviso in sei sezioni, il percorso espositivo è organizzato intorno a un concetto centrale relativo alla forma e che fornisce una base da cui partire per considerare le opere dei singoli artisti.L a selezione di opere offre una panoramica condensata della traiettoria dell’iperrealismo, rivelando quanto la rappresentazione della forma umana sia stata soggetta a continui cambiamenti. Dalle creazioni scenografiche di chi viene dal mondo del cinema come Ron Mueck fino alla rappresentazione “sacra e violenta” di Berlinde de Bruyckere; dall’artista dello scandalo Maurizio Cattelan, che proprio con le sue sculture è finito in mezzo a polemiche infinite in Paesi di mezzo mondo, passando ai mondi psichedelici e fiabeschi(di una fiaba non proprio per bambini) di Carsten Höller, fino alla coppia più discussa degli ultimi anni: Elmgreen & Dragset. E poi ancora Sam Jinks, Patricia Piccinini, John De Andrea, Carole A. Feuerman, George Segal, Brian Booth Craig e molte altre “super star” del contemporaneo.

Carsten Höller, Polpo, 2014, © MASSIMODECARLO