Le opere degli studenti NABA in mostra alla Triennale di Milano con Voicing the Archive

Dal 9 al 16 maggio gli studenti delle Accademie di Milano e Roma indagano con una mostra le pratiche di archiviazione

Dal 9 al 16 maggio NABA, Nuova Accademia di Belle Arti presenta alla Triennale di Milano la mostra Voicing the Archive, un percorso espositivo che dà voce a identità frammentate e indaga l’ontologia e le pratiche dell’archiviazione.

Da un’idea di Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive dell’Accademia, e di Marco Scotini, NABA Visual Arts Department Head, la mostra mette in scena le opere degli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali dei campus di Milano e Roma.

L’opening, il 9 maggio alle ore 18, sarà accompagnato da performance che si articoleranno tra lo spazio espositivo e il Giardino di Triennale Milano. L’incontro conclusivo del 16 maggio alle ore 16 sarà un dialogo aperto e immersivo sulle possibilità dell’archivio. Diversi saranno i focus attraverso cui verranno esplorati il concept e le pratiche degli artisti emergenti. Studenti e alumni NABA (Valentina Avanzini, Sofia Baldi Pighi, Alessia Baranello, Arnold Braho, Valentina d’Aprile, Caterina Fulcis, Gabriella Kolandra, Chiara Lupi, Elena Marcon, Letizia Mari, Tommaso Pagani, Paola Pietronave, Arianna Tremolanti) converseranno per descrivere le pluralità di significati, per esplorare le profondità del lago – metafora nodale del progetto espositivo. Un lago che nasconde, svela, custodisce, sedimenta e innalza frammenti non lineari, per raccontare e riscrivere la storia. A seguire Marco Scotini presenterà “L’inarchiviabile. L’archivio contro la storia” (Meltemi Editore) in un dialogo con Luca Cerizza, curatore, critico d’arte e docente NABA, e Luca Vitone, artista e docente NABA.

Voicing the Archive – ha spiegato Scotini – rappresenta il secondo atto dell’ampio progetto espositivo che ha preso il via lo scorso anno con (Im)possibile Ecologies e che chiama i nostri studenti a riflettere sul tema della memoria e dell’archivio. Oggi la sfida è, infatti, quella di pensare l’arte come qualcosa al centro dei processi di formazione e di soggettivazione in senso ampio e non più a una disciplina solo per esperti e addetti ai lavori”.

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