La campagna del Ministero promuove l’Italia ma le scene sono girate in Slovenia

Ancora bufera sullo spot promosso da Enit e dal Ministero del Turismo. Sono state usate riprese stock per la campagna da 9 milioni di euro

Nuova gaffe del ministero del Turismo: lo spot per promuovere l’Italia è girato in Slovenia

Ancora polemiche per la campagna promossa dal ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè ed Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, per valorizzare le bellezze italiane.
Come abbiamo già raccontato, nel video e nelle foto diffuse la Venere di Botticelli nelle vesti di influencer che accompagna lo spettatore tra oasi naturali e meraviglie del Bel Paese.
Uno spot molto discusso non solo perché, come in tanti hanno affermato, restituisce un messaggio stereotipato dell’Italia e degli italiani ma anche perché l’estetica scelta è stata ritenuta da molti kitsch e improvvisata. Per non parlare del titolo, Open to Meraviglia, che fa l’eco al VeryBello, il sito dei Beni Culturali lanciato sotto Dario Franceschini. Le critiche si sono inasprite, inoltre, all’annuncio del costo dell’operazione, di circa 9 milioni di euro.

Cosa è successo negli ultimi giorni? Grazie a un post sui social del regista Massimiliano Milic, della Terroir Films, è venuto fuori che la pubblicità è stata in parte girata in Slovenia. Il regista si è infatti accorto che sono state utilizzate delle riprese stock di una cantina di vino della Slovenia spacciate per immagini dell’Italia. Si tratta di immagini di archivio che spesso non costano più di una centinaia di euro.


“L’importante è che in Italia vengano tanti turisti e che sia un turismo per tutti, di qualità, per famiglie, un turismo d’arte ed enogastronomico. Questa è la cosa importante, lascerei le polemiche da parte”, ha replicato la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini al Salone del Mobile di Milano minimizzando la questione. La domanda che tuttavia in tanti si stanno ponendo è: ma che fine hanno fatto i 9 milioni di euro destinati alla campagna?
“Più che ‘Open to meraviglia’ – scrivono sulla pagina Facebook i due co-portavoce di Europa verde e deputati di Alleanza verdi e sinistra Angelo Bonelli e Eleonora Evi – questo ministero del Turismo ci sembra #OpenToSpreco dei soldi dei cittadini”.