Proteste al Louvre, il museo chiude al pubblico per unirsi alle proteste contro la riforma di Macron

Anche il mondo della cultura aderisce alle mobilitazioni generali di questi giorni contro la riforma francese sulle pensioni

Continuano da giorni in Francia gli scioperi e le proteste contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron che prevede un innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni; una contestazione che tocca tutti i settori, tra cui anche quello della cultura.

A prendere parte alla mobilitazione generale oggi difatti si sono aggiunti anche i lavoratori del Louvre che hanno bloccato i quattro ingressi del museo più visitato di Francia per dire la loro. Decine di visitatori provenienti da tutto il mondo sono rimasti fuori ad aspettare dopo che i rappresentanti sindacali hanno votato per la chiusura al museo.

“Facciamo questa azione per dimostrare che la cultura è qui, pienamente impegnata contro la riforma delle pensioni”, ha spiegato al quotidiano francese Libération Mehenna Belaïd, guardia di sicurezza del Louvre e rappresentante di SUD Cultura. È anche un modo per inviare un segnale, attraverso le immagini, ai settori che sono in sciopero per un periodo prolungato, per dire loro che non sono soli. Sicuramente deve essere frustrante per gli stranieri, ma lo sciopero è un diritto costituzionale, a volte anche un dovere”.

L’informazione dello sciopero era stata comunicata sul profilo Twitter del museo con una breve frase: “A causa di un movimento sociale interprofessionale, il museo del Louvre non è in grado di aprire questa mattina. Vi ringraziamo per la vostra comprensione”.