Professoressa licenziata per la lezione sul Rinascimento fiorentino. I genitori: «È pornografia»

È successo in Florida. Un'insegnante è stata licenziata dopo aver spiegato ai ragazzi il David di Michelangelo e la Venere di Botticelli

Tallahassee, Florida. Nella Classical School, Hope Carrasquilla è stata costretta a dare le dimissioni dal suo incarico di preside a seguito di una lezione sul Rinascimento fiorentino. La decisione –possiamo dire tranquillamente folle – è stata fortemente voluta da Barney Bishop, presidente del consiglio di amministrazione di una scuola semi-pubblica statunitense, e il motivo sarebbero state le lamentele relative a una lezione d’arte sul periodo rinascimentale. La notizia ha ovviamente fatto il giro del mondo per la sua assurdità.
«O te ne vai da sola o ti licenzio io», sarebbe stato l’ultimatum alla professoressa. Un malcontento nato a quanto pare dalle proteste di tre genitori che si sono lamentati per il contenuto della lezione – riguardante il David di Michelangelo, la Creazione di Adamo della Cappella Sistina, sempre di Michelangelo e la Nascita di Venere di Sandro Botticelli, poiché “sconvolgeva” i loro figli, tirando in ballo addirittura la pornografia.

La scuola di Bishop, tra l’altro, non è nuova a questo tipo di licenziamenti coatti: la sostituta della preside dimissionaria, Cara Wynn, sarà la terza dirigente della charter school di Tallahassee in tre anni, a conferma di un clima poco propizio alla libertà d’insegnamento. I genitori hanno dichiarato che avrebbero voluto essere avvisati della lezione in anticipo, mentre un altro si è lamentato che la lezione fosse addirittura pornografica. In effetti Carrasquilla ha detto che i genitori dovevano essere avvertiti di questa lezione d’arte un po’ “particolare” – con un anticipo di due settimane – ma un disguido tra i vari passaggi ha fatto così che le famiglie non abbiano ricevuto alcuna comunicazione.

Di certo nella Florida del governatore Ron De Santis, il sistema scuola non se la passa benissimo. Oltre alle limitazioni critiche di insegnamento, si era addirittura parlato della possibilità di installare videocamere a circuito chiuso e microfoni nelle classi per controllare le lezioni dei docenti.
Uno stato di fatti che sembra assurdo da questa parte dell’oceano ma che, dietro una risata amara, fa venire un po’ di paura.