Gilles Raynaldy da pianobi, un occhio lento su Roma

Il fotografo francese presenta una ricerca ancora aperta in cui è il tempo a rivelare il paesaggio di una Roma a volte inaccessibile

Ai margini del centro storico romano, dove le rovine si mescolano alle costruzioni contemporanee e la vegetazione trapassa pietre antiche così come l’asfalto, qui si situa il lavoro di Gilles Raynaldy, in mostra dal 25 marzo negli spazi di pianobi, con un progetto fotografico avviato nel 2020 e ancora in corso. Partendo da Porta Maggiore e percorrendo l’Est della città in bicicletta, l’artista è solito fermarsi e soffermarsi in luoghi di passaggio con la sua camera oscura – un banco ottico in legno che impressiona lastre di dieci per dodici centimetri – e aprire un occhio lento sul paesaggio. Lo strumento di ripresa impone una serie di limitazioni che Raynaldy adotta per prendere tempo, ovvero tutto il tempo necessario affinché la città si renda presente. Un processo fotografico che, oltre a rallentare l’osservazione e quindi il rapporto con la città, restituisce le immagini a distanza di tempo, tempo in cui Raynaldy può tornare sugli stessi luoghi con uno sguardo nuovo.

L’Acquedotto Alessandrino nel parco Giordano Sangalli
Parco Aniene

Esposti, in un allestimento curato da Alessandro Dandini de Sylva, una selezione di stampe a contatto provenienti dall’archivio dell’artista, provini mostrati come disegni preparatori che mostrano tutta l’impossibilità di parlare di una ricerca finita. «La scelta di mostrare una ricerca incompiuta rappresenta un’apertura, un tentativo di coinvolgere il pubblico nel processo creativo dell’artista, non solo come osservatore, ma anche come partecipante attivo alla definizione del lavoro, attraverso l’incontro e il dialogo». La fotografia come strumento di conoscenza del territorio, rivela tutta l’inaccessibilità di una Roma ricercata, «riflesso di una città reale, ma anche di una città sognata».
Accompagna la mostra, una pubblicazione di un poster, in co-edizione tra purpose édition Aniene, che attiverà una serie di incontri con urbanisti, artisti, poeti e chiunque vorrà condividere la sua esperienza della città in dialogo con la ricerca e il lavoro dell’artista.

Gilles Raynaldy, Nouveau venu, qui cherches Rome en Rome
a cura di Alessandro Dandini de Sylva e Isabella Vitale
25 marzo – 10 maggio
pianobi – via dei Ciceri 97/99, Roma