Le guerriere della valle, l’avventura di una giovane combattente in un universo fantasy

Un graphic novel che racconta l'avventura epica della giovane Molly e delle donne guerriere, ma anche i legami familiari e comunitari

Nella settimana in cui ricorre la Giornata internazionale della donna, un’ottima lettura da concedersi, magari proprio nel fine settimane, è un graphic novel che affronta l’odissea di una giovane combattente (la “nostra” rievoca Merida di DunBroch, la protagonista del film Disney Ribelle, the brave) del tutto a suo agio in un universo fantasy ispirato alle arcaiche leggende celtiche del nord Europa. Un volume che, pochi giorni fa, è stato inserito nella terzina finalista della 42esima edizione del premio Andersen – scelta dalla redazione dell’omonima Andersen insieme agli altri componenti della giuria dopo un anno di lettura e confronto quotidiano – nella categoria miglior libro a fumetti (l’annuncio è stato dato in occasione della Bologna children’s book fair). 

Insomma, non ci sono scuse per (quantomeno) curiosare un po’. Prima di tutto perché Le guerriere della valle, sceneggiato da Jonathan Garnier e disegnato da Amélie Fléchais è una narrazione d’avventura scorrevole e accattivante, adatta a ogni età. E poi in quanto pone in primo piano – ed è un aspetto non da poco, anche considerando la cronaca recente – i legami familiari e comunitari. Un racconto supportato da un tratto caldo e da uno scenario denso di umorismo e continui colpi di scena. Tradotto da Stefano Andrea Cresti, Le guerriere della valle (cartonato, Tunué, 310 pagine a colori, 29 euro) è stato definito dal magazine transalpino “Science & Vie Junior” «un’avventura epica quanto Il Signore degli anelli». 

Di certo, chi tra i giovanissimi ama i racconti fantasy come quest’ultimo e Lo hobbit, ma anche Il trono di spade, troverà in questo graphic novel – dove non mancano draghi e ribelli – pane per i propri denti. La narrazione prende il là ricordando che sono trascorsi dieci anni da quando tutti gli uomini di un villaggio sono partiti, armi in pungo, per affrontare la grande guerra. Da quel momento in poi, non si hanno più aggiornamenti né di loro né del conflitto per il quale hanno abbandonato la casa. Le donne rimaste, per proteggere anziani e bambini e difendere le loro abitazioni, hanno creato l’Ordine delle guerriere della valle – “quando gli uomini se ne sono andati, dovevamo organizzarci per difendere le nostre terre” –, ovvero delle combattenti accuratamente selezionate tra le più indomite tra le presenti (“nuove reclute, avete raggiunto l’età per integrare la formazione e divenire membri dell’ordine. Siete nate dieci anni fa, in quell’anno oscuro, ma rappresentate speranza e rinnovamento”). 

La giovane e coraggiosa Molly (“io avrei preferito restare a casa”, lamenta ad esempio una sua amica”), oramai cresciuta, è pronta a cominciare l’allenamento per entrare – se, alla fine del percorso, dimostrerà di esserne degna – nell’ordine delle Pastorelle guerriere: un gruppo di donne temerarie, scelte per tutelare le mandrie e il villaggio. Diventando, di fatto, una combattente. Per fortuna non sarà sola, ma potrà contare sull’aiuto del suo caprone da lotta, il “vecchio brigante” Barbanera (“non per vantarmi, ma credo che siamo la coppia migliore. Barbanera non è il più forte ma è il miglior arrampicatore, e io me la cavo con l’arco e il combattimento”), e del suo dolce e fidato amico Liam, che ambisce ad entrare nell’Ordine pur conscio che è appannaggio delle donne (“ci alleneremo duramente, e un giorno partiremo”). 

Volume a fumetti pluripremiato oltreconfine, dove ha fatto incetta dei palmares di ogni rassegna tra cui, nel 2022, il Grand Prix (attribuito annualmente durante il Festival international de la bande dessinée d’Angoulême) come miglior graphic novel per giovani lettori dagli 8 ai 12 anni, Le guerriere della valle è una lettura suggerita anche ai più grandicelli. Gli autori del volume, i francesi Garnier (classe 1982, ha studiato graphic design e fumetto) e Fléchais (33 anni, ha lavorato anche nell’animazione come concept artist e scenografa nei film), penna e matita in mano sono una garanzia di pura evasione dall’ordinarietà. Leggere per credere.

Info: www.tunue.com

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