Play. Il set vuoto di Rä di Martino nel nuovo format di Platea

Nel primo appuntamento di Platea, l'artista svela i meccanismi manipolatori del cinema e della tv sul nostro modo di interpretare il mondo

Rä di Martino, Play, 2022

Lo spazio di Corso Umberto, Palazzo Galeano, ospita per tutta la primavera – dal 10 marzo al 10 maggio 2023 – in collaborazione con la Galleria Valentina Bonomo di Roma, Play, l’ultimo progetto espositivo di Rä di Martino e primo appuntamento di Platea, associazione culturale nata nel 2020 a Lodi con l’obiettivo di sostenere l’arte emergente e la produzione sul territorio.
L’opera si compone di quei materiali solitamente utilizzati nei set cinematografici per illuminare il viso di un attore e creare l’atmosfera di una storia che si sta raccontando: stativi, luci colorate e pellicole. Solo che nell’installazione il racconto non c’è, ci sono gli strumenti che, decontestualizzati, assumono un valore nuovo in rapporto allo spazio e divengono l’opera stessa.
Rä di Martino osserva la relazione che la memoria e le dinamiche private e mentali dell’individuo contemporaneo instaurano con la cultura bassa diffusa dai media, come le fiction e lo slogan pubblicitario. Come da sempre ci ha abituati nelle sue opere, attraverso un’articolata produzione composta dal lavoro fotografico e video, e con l’ausilio di un colto apparato letterario e musicale, l’artista svela i meccanismi del potere manipolatorio del cinema e della televisione sul nostro inconscio e sul nostro modo di interpretare il mondo.
Con il supporto dei curatori Benedetta Monti Niccolò Giacomazzi, di Martino ha inoltre selezionato quattro artisti under 35: Valerio D’AngeloMartina CioffiVittorio ZeppilloCamilla Gurgone che, dopo di lei, saranno protagonisti delle rispettive esposizioni personali. In questa collaborazione sta il concept al centro del format ideato da Platea: un dialogo tra l’artista leader e i suoi “allievi” con cui lavora a stretto contatto nell’elaborazione e sviluppo dei loro progetti espositivi, e poi ancora tra gli artisti, i curatori e il board di Platea con cui viene condivisa e discussa ciascuna fase del progetto.
Dando impulso a un nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di valori culturali ed estetici, l’associazione invita il pubblico e la cittadinanza alla partecipazione attiva attraverso formule diverse di mecenatismo, al fine di rafforzare il senso di comunità e responsabilità civile.

Rä di Martino, Play, 2022

Platea | Palazzo Galeano è un’associazione culturale nata a Lodi nel 2020 con lo scopo di promuovere l’arte in tutte le sue forme sul territorio locale con una prospettiva internazionale, sviluppando forme inedite di mecenatismo rivolte ai giovani talenti creativi che prevedono il coinvolgimento di artisti affermati e gallerie d’arte di primaria importanza. I soci fondatori sono: Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci, Gianluigi Corsi.
Il nome viene da una generosa concessione dell’artista Marcello Maloberti, lodigiano di nascita, che, nel fare dono all’Associazione di quello che avrebbe dovuto essere il titolo di una sua nuova performance, ha detto: «Platea è l’omaggio alla città. Il nome dello spazio sottolinea l’importanza del pubblico, disposto in una grande platea, che poi è la città di Lodi, ma anche, citando Harald Szeemann, la “platea dell’umanità”. E per me, il pubblico è il mio corpo». Da questo gesto si è sviluppato il progetto culturale votato al sostegno delle più giovani generazioni creative, attraverso la costruzione di collaborazioni con artisti affermati, chiamati in veste di “numi tutelari”, e con il coinvolgimento di gallerie d’arte contemporanea d’eccellenza.