Nuove narrazioni pittoriche nelle opere di Simone Camerlengo a Pescara

Il progetto si inserisce in un contesto estraneo all’arte e delicatamente cerca un dialogo con lo spazio e gli oggetti che lo vivono

A Pescara, nei locali commerciali dell’Ottica Servadio, inaugura sabato 4 marzo, il nuovo progetto pittorico di Simone Camerlengo. Accompagnato in mostra da un testo a cura di Elisa Mossa, Non Narrativo si inserisce in un contesto estraneo all’arte contemporanea e delicatamente cerca un dialogo con lo spazio e gli oggetti che lo vivono partendo da una riflessione: cosa merita di essere detto a soggetti che non si conoscono ma che per un piccolo frammento di tempo condividono lo stesso spazio?

L’artista inizia la sua ricerca rielaborando testimonianze visive dei primi approcci alla vita impressi su carta da disegni infantili e sviluppa un percorso dove compaiono, su diversi supporti, segni disarticolati appartenenti ad un universo caotico ma artificiosamente ordinato. Camerlengo agisce all’interno di un’architettura spaziale e temporale liberando la natura fluttuante e frammentaria del segno che s’impone senza alcun principio gerarchico come traccia di un presente residuale e di una memoria indecifrabile.

Nella serie di dipinti la composizione esiste e vale in primo luogo per sé stessa, non ci sono delimitazioni prestabilite di fronte a una pittura mutevole che ha esaurito il suo significato all’interno di una narrazione non più accomodante nella sua integrità. Le opere sono installate scandendo un ritmo visivo dissonante portando a riflettere su una condizione umana che tutti i giorni ci ritroviamo a vivere più o meno consapevolmente. 

Simone Camerlengo, Non Narrativo
fino al 4 maggio
Ottica Servadio – Pescara