Viasaterna: Chiari e Massaro in un Duetto tra immagine e linguaggio

Una mostra intergenerazionale a doppio filo che coniuga ritmicamente l’opera radicale di Chiari con la pratica multidisciplinare di Massaro

duetto – brano musicale per due voci soliste che cantano in modo alternato o insieme.
A partire da questa premessa, Viasaterna presenta a Milano, Duetto, una mostra intergenerazionale a due che presenta l’opera radicale di Giuseppe Chiari (Firenze,1926-2007) e la pratica multidisciplinare di Luca Massaro (Reggio Emilia,1991). In un allestimento ritmico, vengono presentate opere su carta e collage realizzati da Chiari tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘90 e le tele metalliche e le esuberanti sculture di Massaro, tratte dal recente Dizionario Vol.1 (Art Paper Editions, 2023). L’interesse per la contaminazione tra immagine e linguaggio e l’uso di tecniche di manipolazione per scindere il contenuto dal contesto costituiscono il fil rouge che anima Duetto, dove entrambi gli artisti intraprendono un’indagine formale e semiotica sull’impatto visivo del testo scritto. 

Luca Massaro e Giuseppe Chiari, Duetto, installation view at Viasaterna, Milano, 2023. Courtesy Viasaterna, Milano. Photo Carola Merello

Da una parte, il compositore, musicista e artista concettuale Giuseppe Chiari vide nell’interazione tra arte, musica, gesto e linguaggio la chiave per sbloccare una forma di esperienza spontanea e non condizionata. Inno all’improvvisazione e alla più assoluta libertà di espressione e di creazione, Chiari ha spaziato nella sua pratica da composizioni musicali sperimentali alle partiture e alle parole/frasi che hanno caratterizzato la sua produzione tarda fino agli anni della sua appartenenza al gruppo Fluxus.
In punta di piedi sul sottile confine tra ironia e assenza di senso, tra incoerenza e ambiguità, i lavori presenti in mostra, così provocatoriamente didascalici, offrono un’avvincente testimonianza della poetica di Chiari, che sembra distillare indizi di un rebus immaginario sfuggendo così al dogma concettuale. Dall’altro lato, anche per Luca Massaro utilizza il linguaggio come forza paradossale e conflittuale del suo eclettico lavoro. Attraverso fotografie, sculture, dipinti e libri d’artista, Massaro esplora l’effimero panorama urbano e online mettendo a nudo l’azione combinata della cultura contemporanea, dell’arte visiva, della comunicazione grafica e della pubblicità nel negoziare il valore culturale, sociale e politico delle immagini che incarnano la nostra visione collettiva. Dalla sua collezione d’archivio contenente quasi 1000 fotografie di segni, scattate e catalogate dall’artista negli ultimi dieci anni,le scritte vere e proprie vengono estrapolate, staccate dalle immagini, utilizzando software grafici predefiniti e convertite in un profilo testuale, creando così un’immagine astratta a partire dal linguaggio. La dissociazione a questo punto è sia digitale che semantica.

Luca Massaro e Giuseppe Chiari, Duetto, installation view at Viasaterna, Milano, 2023. Courtesy Viasaterna, Milano. Photo Carola Merello

«Dizionario Vol.1 è il primo di una serie di raccolte enciclopediche di parole che ho fotografato negli ultimi 10 anni, in Europa, Giappone, Nord, Centro, Sud America – racconta Massaro – presentate in forma di libro in ordine alfabetico. Ogni dieci anni pubblicherò un libro con lo stesso graphic design (Vol.1: 2012 – 2022 Vol.2: 2022 – 2032 ecc..). L’archivio in continua evoluzione di circa 1000 immagini viene utilizzato come materia prima per applicazioni in installazioni site-specific: a Viasaterna in Duetto, e presto al MBAL in Svizzera e nello spazio pubblico di Gibellina per una bella collaborazione con la Triennale. Come diceva Carmelo Bene: “Tutto quanto ti riguarda l’hai già vissuto nel corpo tipografico. La vita poi non ti resta che sviverla”. Questi “Corpi Tipografici” rifuggono le definizioni (λόγος) e si lasciano dire, leggere e vedere solo attraverso il loro effetto fonetico (φωνή)».

Luca Massaro e Giuseppe Chiari, Duetto, installation view at Viasaterna, Milano, 2023. Courtesy Viasaterna, Milano. Photo Carola Merello

Tra le opere selezionate, due serie di 24 dipinti su lastre metalliche riflettenti in cui messaggio e ripetizione vengono a sovrapporsi in un continuum ritmico. Dipinti a mano in bianco su sfondo nero, imitando il negativo-positivo del processo fotografico, parole e simboli risaltano ancora di più, nella loro centralità all’interno dello spazio pittorico. In mostra anche soffici sculture – un punto interrogativo disteso sul pavimento e un punto esclamativo appeso alla parete a mo’ di punchball –, anch’esse estratte dalle matrici fotografiche di Dizionario Vol.1, emanano una carica di energia latente che allude all’intrinseca oscillazione del lavoro di Massaro tra maschile e femminile, duro e morbido, mente e corpo, frivolo e funzionale, alto e basso, immagini e parole.

«Giuseppe Chiari è un artista storico con cui sono onorato di confrontarmi», ha dichiarato Massaro. «Ho visto per la prima volta il suo lavoro alla Quadriennale di Roma nel 2020 dal titolo Fuori e sono contento che Viasaterna mi abbia proposto questo dialogo intergenerazionale. Abbiamo in comune l’utilizzo della parola e di linguaggi a noi rispettivamente contemporanei: ma forse anche il legame con la musica e il suono e con codici “fuori luogo” e “fuori tempo”».
Attraverso la lente di Giuseppe Chiari e Luca Massaro, in un continuum temporale che abbraccia l’oggi e il recente passato, la mostra riflette sulla coesistenza di visione universale e cosmo individuale, rintracciando la nostra duplice natura di attori e spettatori.

Luca Massaro e Giuseppe Chiari, Duetto, installation view at Viasaterna, Milano, 2023. Courtesy Viasaterna, Milano. Photo Carola Merello

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