Terremoto in Turchia, ridotto in macerie il castello di Gaziantep, patrimonio Unesco

Dopo la tragica nottata, le scosse continuano. Tra i monumenti simbolo del paese, crolla la fortezza di oltre duemila anni

Dopo la tragica nottata della Turchia, colpita da un terremoto di magnitudo 7.9 si fa già il bilancio della devastazione che ha portato con sé. Il terremoto che ha colpito la Turchia la notte scorsa è stato il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939: sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora in Turchia, inclusa la prima – la notte scorsa – di magnitudo 7.9 e quelle più recenti di magnitudo 7.5 e 6.0.

 

Quasi 2000 vittime si sono registrate ma i numeri salgono così come salgono i numeri degli edifici distrutti dalle scosse del sisma. Tra queste il castello di Gaziantep, a pochi chilometri dall’epicentro, fortezza romana del terzo secolo, patrimonio dell’Unesco. Al posto della struttura ricostruito in epoca romana costruita nel terzo secolo dopo Cristo, ora c’è un cumulo di macerie.

Il castello svettava sull’altopiano sito nel Sud della Turchia da quasi duemila anni, proteggendo la città di Gaziantep nata sulle ceneri dell’antica Antiochia ad Taurum. È resistito al passare del tempo fino a ieri notte, quando la scossa devastante, che ha provocato migliaia di morti, lo ha spazzato via. Una perdita enorme dal punto di vista culturale, non solo perché era antichissimo, ma anche perché ospitava una vasta collezione di arte al suo interno. Dal 1940, infatti, il castello era stato trasformato in museo di storia, scrigno di una serie di reperti da collezione perduti con il terremoto.

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