Gli schermi pittorici di Cristiano Pintaldi in mostra da 21 Gallery

Utilizzando solo il rosso, il verde e il blu, Pintaldi riproduce a mano la tecnologia che permette alle immagini di comparire su uno schermo

21Gallery presenta Incontri Ravvicinati personale dedicata a Cristiano Pintaldi, a cura di Costantino D’Orazio. La location si trova nel cuore del TAD (Treviso Arts District) a Villorba, nasce grazie ad Alessandro Benetton, Massimiliano Mucciaccia e Davide Vanin per dare maggiore spazio all’arte contemporanea con focus dedicati ad artisti emergenti. Fa parte di una struttura di 1.500 mq che coinvolge professionisti selezionati e aziende di eccellenza nei settori delle arti visive, del food & beverage e del design. Un progetto sempre in evoluzione per dare più voce ai giovani talenti e cause benefiche, rafforzando maggiormente il rapporto con il territorio e la comunità artistica, coinvolgendo scuole e associazioni con programmi e talk ad hoc.

Cristiano Pintaldi, Untitled (Blood), 2022

Con Pintaldi si vuole trasmettere il valore importante dell’arte attraverso un’esposizione che rapisce il visitatore in un viaggio quasi surreale, grazie alla straordinaria tecnica dell’artista, in grado di riprodurre qualsiasi immagine e colore, utilizzando soltanto tinte di rosso, verde e blu, disposte in milioni di pixel sulla tela. Riproducendo a mano la tecnologia che permette alle immagini di comparire su uno schermo televisivo, Pintaldi realizza dipinti unici presenti in alcune delle realtà più importanti come il MAXXI, che possiede una sua opera nella collezione permanente, il MACRO o ancora la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ma anche nelle collezioni del Castello di Rivoli, del MART, nella collezione VAF – Stiftung (Trento), del CAMeC il Centro d’arte moderna e contemporanea di La Spezia e sono state esposte su palcoscenici internazionali da Singapore a Londra, fino ad uno degli eventi collaterali della Biennale di Venezia. L’artista nasce e si muove intorno alla televisione e alle immagini che film, serie o notiziari internazionali hanno trasformato in icone. Esplora il processo che fa di una notizia o di una storia un pezzo di memoria collettiva, in particolare il fenomeno degli avvistamenti di UFO, diventato un motivo ricorrente nel suo lavoro. Nei quadri compaiono volti noti dei film del passato, ma anche frame tratti dalle serie globali come La Casa di carta o Squid Game.

Cristiano Pintaldi, Untitled, 2022

La tecnica di Pintaldi rende reale l’irreale, opere capaci di comunicare la presenza di un qualcosa anche se non definito e visibile. L’alieno non é solo l’extraterrestre, in Pintaldi, l’alieno sono le nuove sensazioni, le particolari emozioni che crescono man mano che si osserva l’opera. Il gioco delle immagini, il loro manifestarsi nella piena chiarezza, é ancora più evidente se si guarda il dipinto ad una certa distanza, sottolineando come in effetti lo stesso soggetto possa avere diverse anime. Sorprendente è l’esperienza nella quale la combinazione di pixel rossi, verdi e blu produce un’immagine in bianco e nero. «Quello che differenzia il mio lavoro da quello di altri artisti – afferma Pintaldi – è il modus operandi: il colore scelto, il colore finale che percepisce l’osservatore nel dipinto è invisibile a me durante il processo. È il risultato di una combinazione di tre colori stesi sulla tela in momenti diversi, sistemati uno vicino all’altro e mai mescolati; il “pennello” è guidato solo dal mio istinto».

Cristiano Pintaldi, Untitled, 2022

Nato nel 1970 a Roma dove vive e lavora, Pintaldi è tra i più interessanti pittori della generazione emersa negli anni ’90, ha preso parte a numerose mostre collettive e personali come nel 2022 Terrestrial Visions, Mucciaccia Gallery, Singapore, l’anno precedente Inside RGB, Imago Art Gallery, Lugano e Terrestrial Visions sempre alla Mucciaccia Gallery ma nelle sede di New York. Tra le ultime monografiche: Lucid dreams (2011), curata da Achille Bonito Oliva nell’Ex Cantiere Navale di Venezia, nel 2014 Suspended Animation, curata da Gianluca Marziani presso il Museo Scientifico e di Ricerca dell’Accademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo e presso la Galleria Partner&Mucciaccia di Singapore. Incontri Ravvicinati è una mostra da visitare, vale il viaggio. 

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