Re:Humanism Art Prize – 3rd edition. La call è aperta

La call è rivolta ad artisti professionisti di tutte le età e provenienze geografiche che potranno partecipare presentando i propri progetti entro il 28 febbraio

Torna l’appuntamento con il Re:Humanism Art Prize, giunto ormai alla sua terza edizione. Il premio, nato nel 2018 con l’intento di esplorare i confini e le connessioni tra arte e intelligenza artificiale, amplia quest’anno il suo programma, allargandosi a tutte le forme di media tecnologici e temi scientifici che mettano in gioco riflessioni sull’identità, sulle relazioni e sui futuri possibili.
Sparks and Frictions è il titolo che accompagna questa terza edizione che si apre con una call rivolta ad artisti professionisti di tutte le età e provenienze geografiche che potranno partecipare gratuitamente presentando i propri progetti entro le ore 12 del 28 febbraio 2023.

L’associazione consolida l’idea dell’arte contemporanea come agente capace di suscitare riflessioni e sviluppare immaginazioni sul futuro che verrà, ma anche di opporsi a regimi tecnocratici nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Dalle tecnologie quantistiche al metaverso, dalla genetica al biohacking, pur mantenendo uno sguardo sui nuovi scenari dell’IA, saranno valutate diverse forme di speculazione artistica che, come in ogni edizione, non dovranno necessariamente prevedere l’uso diretto delle tecnologie in questione.

Undici i progetti finalisti, selezionati da una giuria composta dagli organizzatori, da esperti di arte contemporanea e nuove tecnologie digitali: : Alfredo Adamo, CEO di Alan Advantage; Andrea Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain di Ginevra; Ilaria Bonacossa, Direttrice del Museo Nazionale Arte Digitale, Carola Bonfili, artista finalista della seconda edizione del Re:Humanism Art Prize, Tiziana Catarci, Direttrice Dipartimento Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale (DIAG) dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza; Daniela Cotimbo, fondatrice e curatrice del progetto Re:Humanism; Mauro Martino, fondatore e direttore del Visual Artificial Intelligence Lab all’IBM Research; Laura Tripaldi, dottoranda in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali all’Università di Milano Bicocca e curatrice della webzine Not di NERO edizioni.
Quest’edizione, oltre al Premio Digitalive di Romaeuropa introdotto lo scorso anno, assegnerà altri due premi speciali: una Menzione speciale Salvatore Iaconesi, dedicata alla memoria dell’artista e ricercatore Salvatore Iaconesi, e un Premio emergenti dedicato a studenti universitari, laureandi o giovani che stanno iniziando ad intraprendere la carriera artistica, selezionati a loro volta dalle commissioni rispettive. Per il Premio speciale Salvatore Iaconesi la giuria sarà composta dagli organizzatori e da i membri di HER: She Loves Data, progetto di ricerca dell’artista, co-fondato assieme alla compagna Oriana Persico e per il Premio Digitalive di Romaeuropa una giuria composta dagli organizzatori e da Federica Patti, curatrice della rassegna Digitalive di Romaeuropa.

Come sempre, i dieci progetti finalisti saranno presentati nella mostra conclusiva, a fine maggio 2023 nelle sale espositive del WeGil a Roma, mentre il Premio Digitalive di Romaeuropa verrà presentato successivamente, nel corso della rassegna capitolina.

Le candidature potranno essere presentate entro il 28 febbraio a questo link: www.re-humanism.com
I vincitori verranno annunciati entro marzo 2023 sul sito dell’associazione.