La notizia ha fatto il giro in pochissime ore ma è ancora avvolta dal mistero. Bernard Arnault, cofondatore, presidente e amministratore delegato del gruppo del lusso LVMH, ha comprato Casa degli Atellani, la dimora gioiello di corso Magenta a Milano. Dietro la magnifica casa, restaurata nel secolo scorso dall’architetto Piero Portaluppi, c’è la vigna che, verso la fine del ‘400, il duca di Milano regalò a Leonardo Da Vinci che stava dipingendo l’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, proprio lì di fronte. Lotto di terreno che alla morte il celebre artista e scienziato donó ai suoi due aiutanti. La vigna venne poi nuovamente restaurata nel 2007 e con la collaborazione dell’Università di Milano venne impiantato un ceppo originario del ‘500 di un’uva particolare, la Malvasia di Candia – citata anche da Leonardo in alcune sue testimonianze scritte.
Quella leonardesca è l’unica vigna al mondo all’interno di una metropoli.
Per il momento totale il riserbo sulla cifra sborsata da Arnault che con il suo patrimonio di 169.8 miliardi di euro è attualmente l’uomo più ricco al mondo. Infine ancora non si sa l’uso che il magnate ne farà. Casa Atellani è tutt’ora aperta in alcune fasce orarie per il pubblico, oltre ad avere alcune stanze/appartamento da affittare per periodi limitati: per questo il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni ha fatto sapere che «con gli Uffici del Ministero della Cultura stiamo ricostruendo la vicenda. Ad oggi, risulta vincolata soltanto una parte dell’immobile. Esclusa è anche la vigna di Leonardo. Gli Uffici valuteranno se vi siano i presupposti per l’estensione del vincolo. I margini di intervento del Ministero saranno oggetto di un attento studio, affinché questo straordinario patrimonio venga tutelato e valorizzato al meglio».