Addio a Laura Cionci

Si spegne a 41 anni dopo una lunga malattia. Il tema della cura ha attraversato tutta la sua ricerca artistica

“Ci vuole agilità e coraggio per preservare la propria armonia e non farsi sbranare”.

Artista visiva, fotografa, ballerina, performer, ricercatrice, è scomparsa oggi Laura Cionci (Roma, 1981 – Roma 2022) che da tempo lottava contro una lunga malattia.

Nel corso della sua ricerca Cionchi ha sempre rivolto la sua attenzione verso pratiche relazionali per lo sviluppo di processi creativi volti a indagare le potenzialità energetiche umane in relazione alla biodiversità e al territorio. Nel 2015 scopre di avere un cancro che riesce a superare ma che si ripresenta nel 2018, le si prospetta così una vita di chemioterapie. Abbandona le cure ospedaliere per iniziare un percorso personale che la aiuterà a sviluppare un metodo di cura su di sè. Gli eventi che affronta la portano a realizzare testi e progetti sulla “trasformazione” e il passaggio a un pensiero e una visione diversi da quanto vissuto in precedenza.

Il suo lavoro e le sue passioni la portano dal 2004, e fino alla fine, a realizzare vari progetti e residenze tra l’Italia, il Sudamerica e l’Australia.
Tra le ultime mostre a cui ha partecipato: nel 2020, la collettiva Fragile, a cura di Christian Caliandro presso la galleria Monitor di Roma; DA CASA. Abitare il tempo sospeso da AlbumArte, a cura di Cristina Cobianchi. Nel 2021, insieme a Danilo Correale, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e takecare ha partecipato alla mostra Prove di (ri)esistenza, a cura di Ilaria Conti presso la Fondazione Baruchello di Roma, progetto che ha coinvolto il pubblico in una serie di esperienze che invitano a riformulare la dimensione affettiva, creativa, interpersonale, oltre che intellettuale e corporea.

Le sue opere sono state esposte in istituzioni culturali in Italia e all’estero, tra cui: Vi.Vedo/Viu.Vos, Museu de Arte Contemporânea de Campinas, Saõ Paulo (2019); BienNolo, Milano (2019); 101, the beginning of infinity, MIM, Museum of Innocence, Mildura (2019); Paisaje Privado, Museo Casa de la Memoria, Medellín (2018); Una Mirada al Bosque Vertical, Museo de Arquitectura Leopoldo Rother, Universidad Nacional, Bogotà (2018); Fremantle Biennale (2017), Australia; Bienal de Arte Público, Cali (2016); Teatrum Botanicum, Parco Arte Vivente, Torino (2016); Proyecto H, Museo del Carnaval e Teatro de Verano, Montevideo (2014); Carnevalma, Centro Cultural Borges, Buenos Aires (2013).

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