Iran: stitches on the body of freedom. Donna, vita, libertà è il progetto dei due artisti iraniani Niyaz Azadikhah e Alireza Shojaian promosso dalla Fondazione Imago Mundi di Treviso.
Suture sul corpo della libertà – recita il titolo della mostra, aperta fino all’11 dicembre e che in occasione della giornata contro la violenza sulle donne prevede un ciclo di performance presso Ca’ Scarpa e Gallerie delle Prigioni, concepita per esprimere solidarietà alla rivolta iraniana scoppiata a seguito della morte della giovane Mahsa Amini.
Un drappo riporta lo slogan più diffuso durante le manifestazioni contro il regime iraniano: “Donna, vita, libertà”. Durante la performance, gli artisti cuciono i capelli donati dai visitatori e dai partecipanti che hanno aderito al progetto attraverso una call-to-action di solidarietà.
In mostra, alle Gallerie delle Prigioni, è esposto il drappo realizzato durante una prima performance avvenuta a Parigi, nel mese di ottobre davanti al Centre Pompidou, insieme a tre opere in tessuto di Azadikhah, realizzate con una tecnica del cucito che ricalca l’effetto del disegno. L’artista usa il ricamo come mezzo espressivo per riflettere sulla quotidianità, esplorando sentimenti personali.