Arte interattiva in metropolitana. A Roma torna il progetto 1Metro sotto la metro

Nelle stazioni della metro C il progetto trasforma lo spazio sotterraneo, aprendo passaggi che conducono a nuove stazioni dell’immaginario

Dal 1° al 4 dicembre torna l’appuntamento metropolitano di 1Metro sotto la metro, giunto ormai alla sua terza edizione. La mostra diffusa di arte interattiva curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con ATAC e Flyer, vede la trasformazione dello spazio sotterraneo della metro, quotidianamente attraversato da migliaia di occhi distratti, ospitando sette opere interattive e di new media art all’interno delle stazioni della Metro C di Roma – Pigneto, Teano, Gardenie. Un’esperienza immersiva realizzata per coinvolgere i passanti presi dalla frenesia dei tornelli e delle corse, conducendo a nuove stazioni dell’immaginario, dando loro un’occasione per fermarsi a esperire il non-luogo per eccellenza, attraversato distrattamente tutti i giorni senza mai essere veramente vissuto.

Anche quest’anno il programma si arricchisce di un ciclo di workshop interamente gratuiti, condotti da Ginevra Petrozzi, Collettivo C.I.R.C.E. e Nexus, negli spazi del Fusolab 2.0 in Viale della Bella Villa 94. «Le installazioni e i workshop in programma sono riflessioni visionarie e critiche sul futuro del nostro pianeta e sulle possibili interazioni con le altre specie e con le tecnologie intelligenti – racconta la curatrice del progetto, Arianna Forte – Una terza e ultima edizione sicuramente ambiziosa che ha l’orgoglio di ospitare artisti di caratura internazionale».
Novità di quest’anno è il tour quotidiano della curatrice che, accompagnata dai protagonisti del progetto, condurrà i visitatori – dalle 17.30 alle 19.00 – alla scoperta delle installazioni esposte.

Fermata Pigneto:
Portrait of a Generative Memory”, della media artist Indiara Di Benedetto, intreccia nuove tecnologie con materiali organici e riflessioni sull’archeologia. In questa installazione il lukasa, un antico strumento mnemonico della tradizione congolese, viene “aumentato” con la tecnologia digitale, invitando lo spettatore a generare una serie di ritratti astratti e irripetibili partendo dal personale ricordo di un volto.
Exposure è un’installazione in realtà virtuale dell’emergente Martina Carbone che indaga la relazione tra media tecnologici e aspetti sensoriali dell’esperienza immergendo il pubblico in un futuro distopico dove l’essere umano sarà quasi estinto e ormai rinchiuso sotto teca in un museo gestito da creature post-umane. 

Fermata Teano:
Ossa, l’installazione interattiva dell’artista italiano trapiantato a Helsinki Roberto Fusco, riflette sulle somiglianze tra specie umana e animale tramite l’atto dell’incarnazione, permettendo allo spettatore di osservare il proprio corpo trasformato in quello di un altro essere.
Lumina Fiction #2, dell’artista iraniana con base a Parigi Golnaz Behrouznia, è un’enorme installazione immersiva che riproduce un ecosistema virtuale di microrganismi luminosi in interazione tra di loro e con i visitatori. 
The Shielding, dell’artista e fotografo palermitano Salvatore Vitale, è un’indagine audiovisiva circa la pervasività delle tecnologie sul pensiero critico. Un’intelligenza artificiale compone una narrazione video che si modifica in tempo reale in base agli input che recepisce dal pubblico.
Distantia, del musicista e digital artist romano Franz Rosati, è un progetto audiovisivo multimediale che, attraverso l’assemblaggio di immagini ottenute da satellite, riflette su come la distanza possa mediare la nostra capacità di osservazione.                                                                                                                         

Fermata Gardenie:
Exolove Encounter, degli artisti, programmatori e ricercatori francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier, è un’installazione animata da una creatura artificiale composta da pixel e suoni in grado di provare – realmente – piacere a contatto con lo spettatore. La creatura riproduce un vero e proprio “ormone artificiale” e propone un approccio sensoriale alternativo a quello cognitivo dell“intelligenza artificiale.

*Il progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Per tutte le info e prenotazioni ai workshop: 1msottolametro.it