Nel Parco archeologico del Colosseo le sculture di Giuliano Giuliani si confrontano con il passato

Attraverso le sue armonie di pietra, lo scultore racconta con il travertino i paesaggi della sua regione, le Marche

L’artista ascolano Giuliano Giuliani racconta le Marche attraverso le sue sculture, con la mostra Armonie di pietra. Il paesaggio delle Marche, promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Ascoli Piceno e dal Parco archeologico del Colosseo. L’esposizione, fino all’8 gennaio 2023, si snoda lungo due percorsi: uno a Roma, nel Parco archeologico del Colosseo, a curata da Daniele Fortuna e l’altro ad Ascoli Piceno dal 7 aprile al 28 giugno 2023, nel Chiostro di Sant’Agostino con la curatela di Carlo Bachetti.

La mostra romana si compone di 20 opere in travertino che, dalla Basilica Emilia alla Basilica Giulia passando per la piazza del Foro Romano, attraversano alcuni tra gli edifici più importanti di quello che era il centro politico, amministrativo, religioso, giudiziario e commerciale della città.



La pratica artistica di Giuliani è quella di un abile artigiano che estrae direttamente dal grembo delle Marche la pietra e la lavora nella cava di famiglia a Colle San Marco, oggi trasformata nel suo studio a cielo aperto. Una roccia sedimentaria calcarea il travertino che, per le sue caratteristiche di resistenza e durata nel tempo, è stata non a caso la pietra elettiva dell’architettura romana.

Le opere dell’artista si trovano in questa occasione a dialogare non soltanto con il paesaggio marchigiano ma con l’intera storia della civiltà, nel nome di quella pietra che è l’essenza della materia del passato. Forme morbide e fluttuanti che si confrontano con le monumentali architetture romane, creando un fil rouge tra archeologia e arte contemporanea e introducendo suggestioni e riflessioni inedite sulla memoria e sul tempo.
«È un fare – spiega Giuliani parlando del suo lavoro – generato da una necessità di essenziale, un togliere il superfluo, “fare spazio” per lasciare il risultato: segno di definizione alla restante fragilità; senso di valore alla leggerezza; ovvero spiritualità».

Info: parcocolosseo.it

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