Le favole di Esopo in un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove di Roma

Per il primo appuntamento del ciclo "In Fabula Salus", Lucamaleonte ha dipinto "La lepre e la tartaruga" sul muro d'ingresso del TSMREE

In Fabula Salus è il nome del progetto dedicato alle favole di Esopo di
cui sarà protagonista l’artista romano Lucamaleonte. L’evento si svolge nell’ambito di Another World. Arte in città per immaginare il futuro, progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Vigne Nuove a Roma, in corso dal 2020, organizzato dall’Associazione Eco dell’Arte, curato da Elena Paloscia e realizzato con il TSMREE III – Servizio Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva della ASL Roma 1, con il patrocino del Terzo Municipio in collaborazione con Ater.

Per il primo appuntamento del ciclo, l’artista ha dipinto la celebre favola di Esopo, La lepre e la tartaruga, sul muro della caldaia nell’area adiacente all’ingresso del TSMREE, spazio che si presta per la sua forma a diventare quasi una quinta scenica per letture o performance artistiche e musicali. L’intervento è stato concepito in continuità con il concept dell’intero progetto: una narrazione per immagini di tre favole dello scrittore greco Esopo, dal significato sempre attuale e d’ispirazione, oltre che per i giovani utenti del TSMREE, anche per tutta la cittadinanza del quartiere: La lepre e la tartaruga, La volpe con la pancia piena e Il pavone e la gru. Da qui il titolo In Fabula Salus, che descrive un percorso di cura in senso più ampio, la possibilità attraverso la favola dipinta di immaginare schemi differenti e creativi che vadano oltre il pregiudizio e i limiti autoimposti.  
La curatrice del progetto, Elena Paloscia, descrive così il lavoro di Lucamaleonte: «Lo stile e la ricerca dell’artista, orientati alla preziosità degli antichi trattati scientifici di storia naturale e dei bestiari
trasferiti su grande dimensione, conferiscono al suo lavoro, in virtù di
una grande qualità pittorica, una naturale eleganza e un’immediatezza
comunicativa, che contribuiranno a trasformare la percezione di
quest’area». Per l’occasione si terranno un workshop con l’artista e un laboratorio di lettura con Simone Bobini, attore e insegnante di teatro sociale.

Oltre al muro di Lucamaleonte, il progetto ha già coinvolto diversi
artisti e artigiani per raccontare l’idea di crescita e di trasformazione nella differenza: Gola Hundun, nel novembre 2020, ha dipinto nella parte anteriore dell’area di accesso al servizio una fitta vegetazione con figure di animali che ricordano i graffiti nelle grotte preistoriche, offrendo la possibilità di riportare la natura in un paesaggio urbano in cui la nota dominante è il grigio del cemento. Solo e Diamond, a febbraio 2021, sulle pareti della parte retrostante, hanno dipinto l’antieroina Poison Ivy
con Batman. Restano ancora da realizzare un nuovo muro dedicato alle emozioni, dipinto da giovani artisti invitati tramite una call e un contest, e la facciata, con un lavoro partecipativo sempre ispirato al tema della
natura e della rigenerazione. 

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