La Galleria Eugenia Delfini ha inaugurato il nuovo spazio in via Giulia 96, a Roma con la personale di Roberta Mariani, La schiuma dei giorni.
In mostra una serie di lavori pittorici e scultorei riflettono sul concetto di piega per generare spazi tridimensionali. La serie pittorica, realizzata su carta con pigmenti, polvere di grafite e spray, presenta trame astratte, giochi di forza e matasse elastiche. Queste tessiture di percorsi irregolari si articolano su diversi piani e assomigliano a dei paesaggi o, come direbbe Gilles Deleuze, a uno “stagno di materia nel quale vi sono diversi flutti e onde”. Circondati da queste tele si ha la sensazione di essere di fronte a delle visioni organiche in cui il segno germoglia e allo stesso tempo si espande e si contrae come un respiro. Le sculture, anch’esse lavorate con pigmenti e stratificazioni di pennellate, sono carte piegate le cui curvature e piegature danno forma a corpi, resti di pelli o di fossili primordiali.
Quando Deleuze approfondisce la piega come tratto distintivo del barocco scrive che uno dei suoi tratti materiali consiste nella «tendenza della materia a travalicare lo spazio», il lavoro di Mariani tenta punta a questo: andare oltre lo spazio circoscritto dell’opera per generare mondi atemporali e visioni fantasmagoriche in cui tutto nasce e muore continuamente.
Come sottolinea Gianni Garrera nel testo critico che accompagna la mostra: «Mariani ottiene l’equivalenza equivoca tra gli intrichi che dipinge e le pieghe di una corteccia e quelle di un broccato, tra i corrugamenti di un calcare e le grinze di un tessuto. Mariani insegna che tratti, segni, merlettature, schiume, tracciati filanti della pittura sono Natura, sono già in sé vegetazione, famiglia di erbe, mineralità, pertanto la pittura non ha il compito di imitare la Natura ma di essere essa stessa Natura e di seminarsi e gemmare sul terreno del dipinto».
Roberta Mariani. La schiuma dei giorni
fino al 15 gennaio 2023
Galleria Eugenia Delfini – via Giulia 96, Roma