L’ombra di Caravaggio, il film di Michele Placido che mette in luce l’attualità dell’artista

Artista e uomo che ha rivoluzionato la pittura, Caravaggio è il protagonista del lungometraggio presentato alla Festa del Cinema di Roma

A quale tipo di Inquisizione sarebbe sottoposto Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, se vivesse nei nostri giorni? Forse quella del politicamente corretto? E per quali battaglie si immolerebbe il pittore?
A rispondere a questi interrogativi Michele Placido, autore e regista del film L’ombra di Caravaggio – presentato in anteprima nell’ambito della 17° edizione della Festa del Cinema di Roma –, che ha dichiarato che oggi il pittore, secondo lui, si schiererebbe dalla parte dei più poveri, scegliendo di fare il reporter di guerra per cogliere l’attimo del presente. Da qui la sua urgenza di girare questo film che riporta all’attenzione del grande pubblico la figura attuale di Caravaggio, artista e uomo che, rivoluzionando la pittura, ha cambiato il modo di concepire la rappresentazione del sacro. Il desiderio che ha portato alla nascita del film ha una maturazione antica, Placido ne concepisce il seme più di 50 anni fa all’ombra della statua di Giordano Bruno a Roma.

Ventenne, appena arrivato nella capitale per recitare a teatro, scopre nelle chiese romane i dipinti di Caravaggio e la sua affascinante storia di artista fuori dal tempo. Era il ‘68, periodo di ideali, quando gli artisti si incontravano a Piazza Campo de’ Fiori per costruire il futuro senza bruciare il passato. Placido immagina un incontro tra Caravaggio e Giordano Bruno: è il seme del film. Ma manca l’idea per la sceneggiatura che arriva solo cinque anni fa, grazie alle penne di Sandro Petraglia e Fidel Signorile che, insieme al regista, hanno dato forma alla storia di questo ultimo Caravaggio cinematografico, interpretato da Riccardo Scamarcio. 

Il film è ambientato nell’Italia del XVII secolo, dove Caravaggio era conosciuto sia per la sua arte che per il suo carattere irruento. Dopo essere stato condannato a morte per aver commesso un omicidio a Roma, fugge dal suo destino rifugiandosi a Napoli. Chiede la grazia a Papa Paolo V, il quale commissiona all’agente segreto del Vaticano, chiamato Ombra e interpretato da Louis Garrel, di raccogliere informazioni su di lui. La ricostruzione della sua vita avviene attraverso i ricordi delle persone che lo avevano incontrato. L’agente scopre che molti di loro avevano posato per i suoi dipinti di santi e vergini, non rispettando le regole del Concilio di Trento sulla rappresentazione dell’arte sacra: per prostitute, ladri e vagabondi, protagonisti dei suoi dipinti, non c’era spazio nell’immaginario, ieri come oggi.

Ombra lo giudica artista blasfemo e lo condanna a morte. Gli spettatori assistono alla sua uccisione inermi sprofondando nelle poltroncine del cinema, interrogandosi sull’eterna dicotomia tra il bene il male e sul valore del “vero” nella società contemporanea dove il sacro è il grande assente. Alla continua ricerca di anestetizzanti per non sentire il dolore, si sfugge dalla sofferenza e dall’umanità della realtà e ci si immedesima in Ombra, desiderando contraddittoriamente essere liberi, trasgressivi e talentuosi come Caravaggio.

L’autenticità è la cifra del film, declinata anche nei costumi di Carlo Poggioli confezionati da 20 sarte, nelle dettagliate scenografie di Tonino Zera ricreate a Cinecittà, nella scelta delle locations. Grazie all’ospitalità della Curia napoletana, Malta e molte chiese romane sono state ricostruite a Napoli, dove si è girato per circa un mese, all’interno di chiese barocche, tra cui Santa Maria la Nova, Santa Maria del Purgatorio ad Arco, Donnaregina e Santi Severino e Sossio. I dipinti di Caravaggio, dalla Crocifissione di San Pietro, alla testa di Medusa, all’Amor vincit omnia, sono stati duplicati con delle tecniche che hanno riprodotto il caratteristico chiaroscuro caravaggesco. Ma non vediamo mai Caravaggio dipingerli perché secondo Placido non aveva uno sguardo da pittore ma da regista teatrale, e sceglie di inquadrarlo mentre crea le sue mise en scène. 

Nel cast internazionale anche Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah, Brenno Placido, con i camei di Alessandro Haber e Moni Ovadia. Il film è prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema, già nei cinema dal 3 novembre 2022, distribuito da 01. Colonna sonora composta da ORAGRAVITY (duo formato da Umberto Iervolino e Federica Luna Vincenti) ed edita da Edizioni Curci e Goldenart Production.