Trans Formam: l’ironia iperrealista di Erwin Wurm arriva a Firenze

La mostra, a cura di Helmut Friedel, è una critica alla società contemporanea attraverso oggetti comuni ma distorti, gonfi, irriconoscibili

I corpi hanno lasciato spazio alle informazioni e lo spazio fisico, a partire da quello abitativo, ha assunto una nuova forma. Tutta la scultura di Erwin Wurm (Bruck an der Mur) è infatti sinonimo di trasformazione, cambiamento, distorsione: automobili in sovrappeso, würstel che si baciano tra loro, borse della spesa che vanno a fare compere sulle proprie gambe. Fino al 18 marzo 2023, gli spazi della Galleria Poggiali di Firenze ospiteranno Trans Formam, prima mostra completa e articolata dell’artista austriaco in Italia a cura di Helmut Friedel. Tra le tante opere esposte (circa ventidue), Salsiccia Fat Bus, furgone abnorme lilla acceso installato per l’occasione nella vicina Piazza Santa Maria Novella e predisposto per l’effettiva preparazione e distribuzione di hotdog. Ma ancora, Fat Convertible, opera realizzata proprio per la mostra fiorentina, Big KissBalance of DesireSalsicciaSigmund Freud’s Birth HouseBurro, solo per citarne alcune. 

Erwin Wurm, Salsiccia Fat Bus, Piazza Santa Maria Novella, Firenze

Il volume, l’involucro e il rapporto con lo spazio sono sempre stati temi cari a Wurm, intorno ai quali si è interrogato sin dalle sue prime opere. È stato solo però sul finire degli anni Novanta, integrando i soliti concetti con l’idea di “riempimento dello spazio”, che l’artista austriaco ha dato vita ai suoi famosissimi One Minute Sculptures, opere dove i soggetti più disparati hanno il compito di interagire per sessanta secondi con elementi di uso quotidiano, seguendo specifiche istruzioni spesso trascritte sulle stesse opere: un invito ad assumere varie e nuove posture nello spazio insieme a oggetti familiari e ora, improvvisamente, sconosciuti. Le fotografie di queste “sculture” effimere hanno di fatto segnato l’inizio del percorso artistico di Wurm, che nel 2017 ha poi rappresentato la sua nazione, l’Austria, alla 57esima Biennale di Venezia.
«Sono interessato a tutti i materiali che mi circondano nella vita quotidiana – ha dichiarato l’artista – possono sempre tornare utili: non solo gli oggetti, ma anche i temi che riguardano la società contemporanea. Le mie opere parlano dell’intera entità di un essere umano a livello fisico, spirituale, psicologico e politico».
Ed ecco che anche con Trans Formam l’artista austriaco mette in scena in modo nuovo oggetti comuni, simboli familiari di un consumismo cieco e sfrenato: dalla casa all’auto, dal cibo massificato alle luxury bags.

Erwin Wurm, Big Kiss, 2015

«Erwin Wurm interpreta la nostra civiltà occidentale e le sue palesi criticità – spiega il gallerista Lorenzo Poggiali – la bulimia di contenuti, di sovrastrutture, l’attribuzione di valori a certe cose che risulta esasperata. Come il cibo, specialmente quello di strada, a basso costo, hot dog e salsicce, esempi del grande consumo e di voracità, oppure la casa o l’auto a cui vengono attribuiti sempre valori abnormi». 
Surreale e assolutamente ancorato alla realtà, il lavoro di Wurm permette un accesso facile e ironico a temi di grande complessità. Un artista contemporaneo che dialoga con la contemporaneità e i suoi inconsapevoli abitanti nel tentativo (riuscito) di veicolare messaggi di forte impegno e critica sociale. 

Erwin Wurm, Fat Convertible (Fat Car), 2022

Erwin Wurm. Trans Formam
fino al 18 marzo 2023
Galleria Poggiali – via della Scala 35/A, via Benedetta 3r, Firenze
Info: galleriapoggiali.com