ArtVerona 17 – un resoconto. Tutti i vincitori dei premi della fiera

A conclusione della fiera sono stati proclamati i vincitori dei premi promossi attraverso partnership a supporto di gallerie e artisti

Nella giornata conclusiva di ArtVerona | #Italiansystem, sono stati annunciati i vincitori dei premi che la fiera promuove attraverso partnership consolidate con diversi attori per costruire un sistema di risorse a supporto di gallerie espositrici e artisti rappresentati.

Il Premio A Disposizione. Veronafiere per l’arte è stato assegnato a quattro artisti attraverso l’acquisizione di opere che restituiscono indagini e approcci molto diversi, dalla pittura al collage, fino al disegno e alla fotografia: Cristian Chironi (1974), con l’opera Untitled, 2022, rappresentato da Ncontemporary (Milano, Londra), Donata Lazzarini (1968), con l’opera La montagna rosa e Morel, 2017, rappresentata da Artericambi (Verona), Luca Lupi (1970), con l’opera Dittico #2 | 42°42’29’’N 10°59’11’’E | 23 giugno 2019 – 08 ottobre 2019, 2019, rappresentato da Cardelli&Fontana Artecontemporanea, Sarzana (SP), Alfredo Pirri (1957), Cose illuminate, 2013, rappresentato da Z2O Sara Zanin (Roma). 

Premio A Disposizione: Alfredo Pirri, Cose illuminate, 2013, Z2O Sara Zanin, Roma.
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Il Premio Display è stato assegnato a tre espositori di ArtVerona, in rappresentanza delle Main Section allo Studio Gariboldi di Milano per “la capacità di presentare progetti di forza e sensibilità anche attraverso opere di piccolo formato” e alla Galleria Studio G7 di Bologna, per “la capacità di usare lo spazio dello stand in maniera completa, articolando esterno ed interno che si costituiscono come una vera unità, senza sacrificare il numero degli artisti” e uno per le Sezioni speciali BIANCHIZARDIN Contemporary Art (Milano), nella sezione Curated by che ha lavorato con Domenico De Chirico. Con il Premio Display, Veronafiere dona una ulteriore opportunità di sostegno al sistema dell’arte, offrendo un riconoscimento a tre gallerie che hanno presentato opere e artisti non solo di alto livello qualitativo, ma che hanno saputo disegnare un allestimento innovativo del proprio spazio espositivo in fiera. 

Premio Display: BIANCHIZARDIN Contemporary Art. Photo Skymindimages

Nato nel 2020 con l’intento di offrire un supporto concreto al sistema dell’arte in uno dei suoi momenti di maggiore difficoltà, il Premio Montani Tesei è promosso dallo Studio Legale Montani Tesei che opera nel campo del diritto dell’arte e dei beni culturali. Il premio è stato assegnato Jingge Dong, rappresentato da L’Ariete arte contemporanea (Bologna) per l’opera Inner pond #2, 2022 con la seguente motivazione: “Il lavoro rappresenta un perfetto incontro della tradizione pittorica occidentale con quella orientale. La natura nomadica dell’artista lo mette nell’incredibile condizione di essere uno studioso scrupoloso, legato ma al contempo esterno ad entrambe le realtà. Un cartografo apolide in grado di disegnare una mappa di sublime eleganza dell’immenso terreno della pittura figurativa”. 

Premio Montani Tesei: Jingge Dong, Inner pond #2, 2022, L’Ariete arte contemporanea, Bologna. Photo Skymindimages

Il Sustainable Art Prize, invece, istituito dal 2017 attraverso l’accordo tra l’Ufficio Sostenibilità dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e la fiera, è andato a Laura Pugno, rappresentata dalla galleria Peola Simondi Artecontemporanea (Torino) con la seguente motivazione: “Le esperienze artistiche di Laura Pugno si esprimono mediante linguaggi che si evolvono nel tempo e tecniche differenziate. Ciò denota una maturità estetica che si esprime, in particolare, attraverso un lavoro di ricerca sul rapporto tra esseri umani e ambiente naturale, che riesce a valorizzare anche profili connessi all’azione dell’Agenda 2030, normalmente lasciati sullo sfondo. La sua produzione artistica restituisce una consapevolezza alternativa della realtà e, utilizzando il mondo della scienza come punto di riferimento, evidenzia i condizionamenti spesso legati alle regole culturali. L’artista ha già all’attivo diverse esperienze di compartecipazioni aperte alle realtà di riferimento e la giuria ritiene che questo possa essere la base per un ampio progetto di condivisione con la comunità studentesca e di ricerca degli Atenei del Veneto”. L’elaborazione di contenuti e visioni legate allo sviluppo sostenibile, è l’asse fondamentale su cui si concentra questo Premio, che consiste nell’esposizione negli spazi dell’Università Ca’ Foscari a Venezia di un’opera che sondi uno o più dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, e abbracci l’approccio costruito dall’Ateneo.

Premio Sustainable: Laura Pugno, Galleria Peola Simondi Artecontemporanea, Torino.
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Per il terzo anno del Premio A Collection, il riconoscimento è stato assegnato ex aequo a Rebecca Moccia, rappresentata da Mazzoleni (Torino, Londra) e a Franklyn Evans, rappresentato da Wizard Gallery (Milano), con la seguente motivazione della giuria: “abbiamo selezionato gli artisti a partire da criteri diversi e con grande apertura nei confronti dei linguaggi artistici e le differenti ricerche oltre che alle sfide che possono nascere durante il periodo di residenza di entrambi. Ci hanno convinto le potenzialità che posso scaturire dalle diverse ricerche dei due artisti, sia per le soluzioni formali, le ricerche e le tematiche approfondite, oltre che ai diversi processi di display”. 
A Collection a cura di Chiara Casarin, offre al vincitore la possibilità di disegnare un arazzo e di assistere alle fasi della produzione. A realizzare il lavoro sarà il maestro tessitore Giovanni Bonotto, che attraverso uno scambio con l’artista costruirà l’identità visiva dell’opera. I 25 grandi arazzi realizzati finora sono stati prodotti anche con filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata, coniugando così impegno ambientale ed etico, con l’attenzione e il supporto agli sviluppi più rilevanti dell’indagine visiva contemporanea. 

Premio A Collection: Rebecca Moccia, Mazzoleni (Torino, Londra). Photo Skymindimages
Premio A Collection: Franklyn Evans, Wizard Gallery (Milano). Photo Skymindimages

Giunge alla seconda edizione il Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under 35, promosso dall’associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia. Il premio va ex-aequo a Chiara Calore, rappresentata dalla galleria Galleria Giovanni Bonelli, Milano, Canneto sull’Oglio (MN), Pietrasanta (LU) e a Sawsan Al Bahar rappresentata da Firetti Contemporary, Dubai (UAE) con la seguente motivazione: “Le due artiste evidenziano spazi di sensibile dialogo culturale lungo realtà umane che si compenetrano nel silenzio metafisico del disegno, trovando quel fatale equilibrio energetico tra distanza geografica e vicinanza morale. Da una parte l’occidente europeo di Calore con le sue ibridazioni fusionali, aggregati molecolari tra primitivismo e cosmesi contemporanea, nel canone catartico di uno sguardo archetipico eppure futuribile; dall’altra il medio oriente di Al Bahar con i codici stabili di un intimismo domestico che si fa metro di appartenenza universale, oltre qualsiasi moralismo politico e religioso, ribadendo quella libertà di sguardo entropico sul mondo che accompagna la natura vaporosa dell’opera. Un premio ex aequo che diventa abbraccio iconografico nel segno di un’empatia culturale tra giovani artiste di una generazione motivata, pronta a nuove consapevolezze sociali, attenta al canone tecnologico senza dimenticare le radici iconografiche dell’immagine, privilegiando un disegno che torna, con urgenza e metodo, al centro dello scacchiere culturale”. 

Premio Galliani: Chiara Calore, Galleria Giovanni Bonelli, Milano. Photo Skymindimages

 Il Premio MZ Costruzioni, rivolto a tutti gli artisti under 40 senza limiti di linguaggio, è andato a Santiago Reyes Villaveces, rappresentato da Ncontemporary (Milano, Londra), per l’opera Goodwill Moon Rock (2021) con la seguente motivazione: “Nel lavoro emerge lo stereotipo coloniale contemporaneo, che terminata la spartizione del pianeta ora sogna la galassia. E se durante la guerra fredda l’allunaggio trasformava la ricerca scientifica in arma politica, questo lavoro ci mostra una regressione nel conflitto che oggi vede le super potenze del mondo tornare alla minaccia nucleare. La giuria premia dunque l’artista per la sua capacità di guardare a un passato che oggi appare più che mai attuale: guerra fredda, colonialismo e conquista lunare si incrociano in un’opera densa di riferimenti e di alta qualità formale.” 

Per il terzo anno consecutivo l’azienda vinicola Tommasi è partner di ArtVerona e promuove la seconda edizione de Premio De Buris. Il vincitore è il duo artistico Goldschmied & Chiari, rappresentate dalla Galleria Poggiali (Firenze, Milano, Pietrasanta), con Visioni/Vedute senza titolo, tratta dal ciclo Untitled Views, una superficie specchiante, su cui vengono fissati scatti fotografici di esplosioni di fumo.
“L’opera – recita la motivazione – ricorda il sogno del fondatore della nostra cantina, un contadino visionario e si presta a svariate interpretazioni, in cui l’osservatore, specchiandosi, diventa il protagonista dell’opera, completandola con la sua immagine riflessa. Man mano che ci si avvicina la percezione del colore si attenua e la nostra sagoma, misteriosamente riflessa tra giochi di luce e ombra, diventa sempre più nitida. I fumi nebulosi prendono corpo sulla superficie specchiante in maniera corposa come pigmento di pittura sulla tela e sono l’espressione della complicità e sintonia del lavoro di Goldschmied & Chiari, coppia artistica ormai consolidata e apprezzata da molti anni”. 

Premio De Buris: Goldschmied & Chiari, Untitled, 2018. Courtesy le artiste e galleria Poggiali.
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