“Capogrossi. Dietro le quinte”. La Galleria Nazionale celebra l’artista, a cinquant’anni dalla scomparsa

Una mostra celebra il pittore romano con una selezione di opere che vanno dalla prima stagione pittorica dell’artista fino all’astrazione

A cinquant’anni dalla morte di Giuseppe Capogrossi, uno dei padri della pittura informale e dell’arte italiana, La Galleria Nazionale celebra l’artista con la mostra Capogrossi. Dietro le quinte

L’esposizione, curata da Francesca Romana Morelli, porta a Roma, dopo oltre vent’anni d’assenza, una selezione di più di trenta dipinti e una ventina di opere su carta provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale, dalla Fondazione Archivio Capogrossi e da collezioni private. Completano l’esposizione documenti d’archivio provenienti dai fondi documentari dell’artista conservati nell’Archivio della Galleria e presso la Fondazione, come ritratti fotografici di Capogrossi con personaggi di spicco dell’epoca, cataloghi di mostre, riviste, lettere e articoli di giornale, che ricostruiscono le relazioni intessute dall’artista.

Giuseppe Capogrossi, Le due chitarre (verso), 1948, olio su tela. La Galleria Nazionale

Il percorso espositivo, come sottolinea la curatrice, è un excursus che intende stabilire un serrato dialogo tra la prima stagione pittorica dell’artista, culminata nel periodo tonale, con la fase successiva, in cui si staccò progressivamente dalla figurazione fino a giungere all’astrazione. I dipinti tonali e quelli segnici scelti si incastrano come le tessere di un puzzle, senza seguire un rigoroso ordine cronologico, ma la concezione formale, l’uso dello spazio e del colore, i quali rendono chiara la vera fisionomia di Capogrossi che si rivela non un Giano bifronte, non un artista schizoide o sdoppiato che all’improvviso nega trent’anni della sua storia ma un artista coerente, ben centrato rispetto alla sua ricerca, in ascolto di se stesso, che affida al processo della sua pittura l’obiettivo di trasformare il nostro modo di percepire la realtà.  

Giuseppe Capogrossi, Superficie 207, 1957, olio su tela. La Galleria Nazionale

Sei sono le sale nelle quali è possibile ammirare opere per lo più inaccessibili al pubblico, che raccontano l’evoluzione e il tormento di un personaggio schivo e introspettivo che ha segnato la storia dell’arte italiana. 
La mostra, aperta al pubblico fino al 6 novembre, dà avvio alle iniziative in omaggio all’artista per questo anniversario nel contesto di un progetto articolato dal titolo Capogrossi. Il segno nei musei e nelle istituzioni italiane, su impulso del Presidente della Fondazione Guglielmo Capogrossi. 

CAPOGROSSI. Dietro le quinte
a cura di Francesca Romana Morelli
21 settembre – 6 novembre 2022
Galleria Nazionale d’Arte Moderna – Roma

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