In mostra a Berlino Dayanita Singh, l’artista che ha ritratto la società indiana contemporanea

Al Gropius Bau di Berlino la mostra Dancing with my Camera, una raccolta delle fasi più creative dell'artista dagli anni 80 a oggi

Dayanita Singh, fotografa di fama internazionale, tra le più importanti dell’età contemporanea, è in mostra fino al 7 agosto al Gropius Bau di Berlino con Dancing with my Camera. Letteralmente danzando con i limiti della macchina, il suo occhio precursore ha rivelato negli anni una carriera formidabile e degli scatti che coniugano reportage e poesia. Nata a Delhi nel 1961, studia comunicazione visiva ad Ahmedabad e successivamente fotografia documentaristica  a  New York. Dagli anni ottanta lavora come reporter dall’India per diverse importanti testate giornalistiche; con le sue foto racconta e rielabora la vita sociale e collettiva del paese. L’esperienza fisica è protagonista del lavoro artistico. Singh formula come foto-libri le immagini che si alternano con i testi, sviluppando e indagando così sulle differenti realtà sociali indiane e mettendo a punto storie di finzione e verità. Le stesse immagini vengono poi successivamente esposte in una differente sequenza.

Le fasi più creative e importanti sono presentate in questa mostra berlinese, dai i suoi primi lavori ai giorni nostri. Singh prepara una forma espositiva particolare: entrando nella prima sala, paraventi e mobili in legno danno ritmo modulare al suo lavoro che prende quindi fisionomia e significati diversi. Il concetto è quello di “musei” che l’artista identifica in strutture portatili che conferiscono una narrazione sempre nuova alle sue riproduzioni. La fotografa schematizza le sue immagini con strutture mobili in teak attraverso le quali le foto possono essere riorganizzate, combinate e scombinate spazialmente. In maniera meticolosa e visionaria ordina in architetture fotografiche i suoi scatti. Una linea sinuosa e musicale, fisica e coreografica crea i “musei” portatili. Per il visitatore la mostra è un’ esperienza dinamica. La storia collettiva e personale viene rielaborata, tra sogno e realtà, presenza ed assenza. Un sentimento di umanità e rispetto verso tutto ciò che la circonda pervade il suo istinto ed il suo interesse: un insieme frammentato di ambienti, persone ed oggetti. Le fotografie diventano quindi solo la materia prima dell’opera che collega anime, momenti, differenze ed origini in uno spazio archivistico disteso e cosmologico.

Dancing with my Camera
Dayanita Singh
18/03- 07/08
Gropius Bau
museumsportal-berlin.de