Arriva Manifesta 14 a Pristina, l’importanza di portare la biennale itinerante in Kosovo

Dal 22 luglio al 30 ottobre 2022 la manifestazione internazionale propone una nuova metodologia incentrata sull'urbanistica partecipativa

Manifesta14 si svolgerà dal 22 luglio al 30 ottobre 2022 a Pristina, la capitale del Kosovo. La Biennale Europea d’Arte Contemporanea itinerante ha annunciato i nomi degli artisti partecipanti. Saranno in programma 40 interventi artistici e urbani. Ben 32 opere sono state realizzate appositamente per questo straordinario eventi artistico.

Manifesta creata nel 1996, dopo la caduta del Muro, dall’olandese Hedwig Fijen, è l’unica biennale itinerante di arte contemporanea. Manifesta mostra da sempre una grande attenzione ai giovani artisti ed un interesse particolare per le questioni socio-politiche ed economiche delle regioni in cui si svolge.

Comprendiamo così la scelta della location. Il Consiglio di Sorveglianza di Manifesta ha scelto la città di Pristina in Kosovo “per l’importanza geopolitica dei Balcani in relazione alla recente storia europea e al suo futuro”. La storia di Pristina come capitale del Kosovo è giovane. “Ha subito grandi trasformazioni nel suo paesaggio, con politiche neoliberali sfrenate che hanno permesso un’ampia privatizzazione dello spazio pubblico”. Manifesta 14 intende aiutare questo giovane paese a recuperare lo spazio pubblico e a mantenere aperta la sua metropoli, che si trova nel cuore dei Balcani.

CRA-Carlo Ratti Associati ha proposto una nuova metodologia incentrata sull’urbanistica partecipativa, che sarà testata per la prima volta in occasione di Manifesta 14. I due interventi a Prishtina hanno avuto luogo presso la Fabbrica di mattoni della città e un altro nel quartiere intorno all’ex Biblioteca Hivzi Sulejmani. Questi interventi, realizzati insieme agli studenti dell’Università di Architettura di Pristina, suggeriscono modi alternativi in cui lo spazio pubblico può essere recuperato dai cittadini della città e soprattutto dalle comunità vicine.

Urban intervention at Hivzi Sulejmani Library

Il Kosovo è uscito dalla guerra solo ventitré anni fa ed è ancora afflitto da gravi problemi. A Pristina coesistono le vestigia dell’Impero Ottomano, le tracce dell’era comunista e quelle delle guerre più recenti. La curatrice di questa edizione, Catherine Nichols, ha scelto un titolo per la Biennale che esprime il suo obiettivo di raccontare la complessa storia di questo paese. “It matters what worlds world worlds: how to tell stories otherwise” . Manifesta 14 raccoglie la sfida di esplorare e generare nuove pratiche e modalità di narrazione collettiva.

L’edizione di quest’anno si concentra sugli artisti kosovari e balcanici in generale, ma ci sono anche nomi di fama internazionale. Tra i più noti nominiamo l’americano Roni Horn, lo svizzero Ugo Rondinone, il giapponese Chiharu Shiota e la palestinese Emily Jaciir. Le mostre, le esibizioni e i workshop utilizzano luoghi emblematici, come il Grand Hotel costruito durante il periodo jugoslavo, lo spettacolare Palazzo della Gioventù e dello Sport con la sua architettura brutalista e l’antica Biblioteca Hivzi Sylejmani, la Biblioteca Nazionale del Kosovo.

Una biennale itinerante che prende a cuore il passato, il presente ed il futuro del paese che la ospita. Manifesta14 si preannuncia come un’occasione unica di scoprire e vivere la storia complessa di un paese in ripresa.