Putain de vie, il graphic novel di Muriel Douru che sviscera il tema delle prostitute di strada

Edito da Comicout, il volume a fumetti offre un resoconto lucido e imparziale di una situazione tutt’ora molto intricata

«Troppo puttana per essere una brava madre, troppo puttana per essere degna di amore, troppo puttana per cambiar vita, troppo perché la famiglia non se ne vergogni, troppo per affittarle casa». Così Ovidie – attrice e regista, scrittrice e educatrice sessuale francese –, scrive nero su bianco sulla quarta di copertina di Putain de vie (le strade della prostituzione), un graphic novel nel quale l’autrice, Muriel Douru, offre un resoconto lucido e imparziale di una situazione tutt’ora molto intricata. Una testimonianza umana (nel 2018 le associazioni Médecins du Monde e Paloma le hanno chiesto di intervistare lavoratrici del sesso per questo libro), scevra da qualsiasi cliché veicolato attorno alla prostituzione. Lo sfruttamento più antico (e ignobile, va da sé) del mondo raccontato, in presa diretta, all’interno di un volume a fumetti.

Edito da Comicout, Putain de vie (brossurato, 208 pagine a colori, 20.50 euro) sviscera senza troppi fronzoli – e non ce ne sarebbe bisogno – il tema delle prostitute di strada: deportate dai loro paesi, costrette con ricatti e tranelli, indebitate e schiavizzate fin da giovanissime. Ci sono donne che si prostituiscono per scelta autonoma, per denaro o per motivazioni più complesse, ma la stragrande maggioranza di chi offre, dietro compenso, prestazioni sessuali è costretta a farlo, ridotta a schiava, indotta con metodi ambigui e forzati. Nella prefazione del volume, tradotto da Paolo Martore, l’editore spiega proprio come nasce questo libro-inchiesta. A flirtare con il graphic journalism. «Oggi gli scambi economici-sessuali sono molti e diversi, ma vengono poco studiati e considerati. Se l’inchiesta si sofferma su questo aspetto “di strada” e in parte in casa, è soprattutto perché è maggiormente in quest’ambito che le donne vengono sfruttate, costrette da una tratta di essere umani, convinte con l’inganno e la violenza».

Così le interviste raccolte in Putain de vie offrono uno sguardo ampio e vario, presentando situazioni e scelte diverse, anche di prostituzione maschile – dando voce a nove donne a un uomo – offrendo al lettore una serie di spunti da cui partire per affrontare anche l’identità sessuale e la lotta nei confronti del maschilismo. Racconti come quello di Mei («dalle risaie della Cina ai marciapiedi di Belleville»), di Monica («Da un’infanzia di sacrifico alla speranza di libertà») o di Amélia («dalla vita di imposizioni a una vita di scelte»): nel graphic novel realizzato da Douru – classe 1976, circa vent’anni fa ha pubblicato Dis mamans, primo libro per bambini la cui vicenda si svolge in una famiglia omosessuale – non c’è spazio per la fantasia, i voli pindarici, la speranza di maniera.

Poiché le (crude) testimonianze raccolte dall’autrice (che nel 2016, dopo il successo del suo blog “murieldouru.fr”, ha pubblicato il graphic novel Beyond the lipstick, che narra le sue esperienze sul tema del coming out e dell’omofobia), ci mostrano in particolare un mondo sessista che, certamente sfrutta, ma punta il dito e stigmatizza. Se un volume a fumetti può essere di aiuto, anche ad una sola persona che lo legge, nel prendere realmente coscienza del problema, l’ottimo lavoro svolto da Douru avrà un’ulteriore ragione di essere.

Info: www.ascuoladifumetto-online.com

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