In occasione della Triennale di Milano, che resterà aperta fino all’11 dicembre, la Galleria Eduardo Secci annuncia la partecipazione di Andrea Galvani. L’artista prenderà parte a questa grandissima manifestazione artistica, che vuole esplorare ciò che “non sappiamo di non sapere”.
Andrea Galvani è un celebre artista italiano, ormai noto a livello mondiale, che attualmente vive e lavora a New York e a Città del Messico. Il suo approccio all’arte è multidisciplinare e profondo. Ad una grande ricerca scientifica affianca l’utilizzo di diversi mezzi di espressione, creando delle opere monumentali e architettoniche, in grado di catturare lo spettatore. L’artista documenta azioni collettive, esperimenti visionari e fenomeni fisici la cui spettacolare monumentalità è paradossalmente instabile ed effimera. Per fare ciò, Galvani si esprime attraverso l’uso di fotografia, video, disegno, scultura, suono, installazione architettonica e performance.
La Triennale, Curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, esplorerà diversi ambiti. Nel particolare, saranno trattati temi dall’astrofisica, alla genetica, ai temi ambientali, alla matematica, ai cambiamenti climatici. In questo contesto, Andrea Galvani è invitato a realizzare un lavoro site-specific, in uno dei luoghi nevralgici del mondo dell’arte. L’artista sarà al fianco di artisti celebri e di fama internazionale, quali Refik Anadol, Anish Kapoor, Bosco Sodi e Yuri Suzuki.
Alla triennale Galvani esporrà una monumentale installazione architettonica, costituita di cinque sculture realizzate in neon. L’installazione è coinvolgente e totalizzante, attraverso numerosi materiali utilizzati, dai vetri di murano, a strutture di metallo, a basi di cemento, l’artista crea un vero e proprio universo in cui immergersi durante la visita. Poiché vuole indagare le relazioni tra fragilità e monumentalità, tra temporalità e continuità, tra visibilità e invisibilità. La pratica artistica di Galvani si esprime con un linguaggio vario e complesso. L’esperienza umana viene inserita all’interno di un quadro temporale, del cambiamento cosmico e della trasformazione sociale. Le sculture luminose sembrano fluttuare nello spazio, illuminando la conoscenza umana. Così, la sua opera estende la nostra prospettiva dall’individuo al collettivo, dal personale all’universale.
Il lavoro dell’artista, come abbiamo detto, è fondato su un grande studio e approfondimento scientifico. L’opera esposta alla triennale, nel particolare, è stata realizzata in collaborazione con i ricercatori del Max Planck Institute for Physics e dell’Università La Sapienza. Attraverso quest’opera d’arte l’artista cerca di portarci, utilizzando la matematica, verso i confini della comprensione umana. L’esperienza che ne deriva è travolgente e l’effetto estetico assolutamente pregnante.
La Galleria Eduardo Secci ha presentato un artista che esplora, con diversi materiali e forme espressive, un mondo scientifico e complesso. Visitando la triennale non si può che rimanere colpiti da questa monumentale installazione.