SA.L.A.D trova casa, intervista ad Alessandro Calizza e Federica Pilloni nella nuova sede del progetto San Lorenzo Art District

San Lorenzo Art District è il nuovo progetto che punta a sensibilizzare il pubblico romano all'offerta culturale del quartiere romano da sempre devoto all'arte

San Lorenzo non è solo un quartiere, è una realtà viva, un agglomerato di storie che rappresentano uno dei mosaici più complessi della Capitale. Nei decenni quest’area ha fatto da sfondo a moltitudini di vicende che sono state in grado di creare un’identità unica, affascinante e ancora oggi in continua evoluzione. 

San Lorenzo rappresenta da sempre un luogo privilegiato per il mondo dell’arte e della cultura. Studi d’artista e gallerie d’arte trovano oggi in queste vie, incastonate a due passi dal cuore pulsante di Roma, un terreno fertile dove svilupparsi e crescere, connettendosi tra loro. Impulsi elettrici di una creatività senza freno vengono raccolti con metodo nel progetto Sa.L.A.D che prende vita dall’impegno dell’artista Alessandro Calizza e il curatore Tommaso Zijno, desiderosi di dare ordine a un’entropia generatrice di un’energia mai, fino a oggi, correttamente imbrigliata.

Sa.L.A.D nasce quindi per dare coerenza a un territorio dalle altissime potenzialità. Rimasto per mesi un progetto astratto, sorretto concretamente solo dalle attività portate avanti dai suoi ideatori, San Lorenzo Art District trova adesso una casa dove potersi sviluppare. In via dei Masi, 19, avranno luogo iniziative, talk, workshop e non solo. Nella nuova sede di Sa.L.A.D infatti troveranno il proprio spazio anche nuove organizzazioni come OTTN Projects, nata a Parma nel 2018 e fino ad oggi cresciuta in maniera fluida, senza mettere radici in alcun luogo specifico.

Proprio nella nuova sede di Sa.L.A.D abbiamo avuto occasione di farci spiegare da Alessandro Calizza e da Federica Pilloni, tra le fondatrici di OTTN, quali progetti sono in cantiere in questa nuova fase e cosa San Lorenzo rappresenta e potrà rappresentare per il futuro della scena artistica capitolina.

Da dove nasce il progetto Sa.L.A.D?

AC: Sa.L.A.D, acronimo di San Lorenzo Art District, nasce da una presa di coscienza di quanto San Lorenzo fosse un territorio denso di studi d’artista e gallerie, cosa ben nota da tempo, ma anche altalenante. Oggi stiamo vivendo una nuova fase di rinascita. Io sono arrivato qui a maggio 2012, aprendo il mio primo studio. Questa è una realtà che c’era e che c’è. Sa.L.A.D non si è inventato nulla, però ci siamo resi conto io e Tommaso Zijno, con cui ho un rapporto consolidato da anni, di voler dare un volto e un nome a questa realtà. Il motto di Sa.L.A.D è “A volte c’è bisogno di dare un nome alle cose perché tutti le possano conoscere”. Sa.L.A.D è uno strumento, una mappatura che rende evidente un contesto come questo. Abbiamo deciso poi di aggiungere a questa mappatura anche serie di talk in cui sono intervenuti curatori, artisti e esperti del settore così da dare ancora più vitalità a qualcosa che già da solo trova il suo spazio d’espansione. Abbiamo quindi deciso di raccontare la storia di San Lorenzo attraverso Sa.L.A.D Magazine, un prodotto editoriale bimestrale, in modo da dare la possibilità di comprendere quali siano i presupposti che hanno reso questo luogo ciò che possiamo osservare oggi. All’interno del Magazine raccontiamo gli artisti che vivono il quartiere oggi e ad alcuni di loro abbiamo proposto di produrre un poster a edizione limitata e numerata che inseriamo direttamente nel retro del prodotto cartaceo. Al momento hanno già collaborato con noi a tal proposito Gianni Politi, Leonardo Petrucci, Greg Jager e nell’ultimo numero Chiara Bruni. Non ci fermeremo qui, nuove iniziative sono in continua evoluzione, questo è solo l’inizio.

Quali sono gli obiettivi di Sa.L.A.D?

AC: Sa.L.A.D vuole promuovere da un lato l’arte che c’è a San Lorenzo ma allo stesso tempo far comprendere che San Lorenzo non è solo quello che si conosce oggi. Abbiano portato avanti delle ricerche che ci hanno consentito di produrre delle statistiche sulla percezione che le persone hanno di quest’area. Con più di 700 questionari compilati abbiamo compreso che una forte percentuale delle persone che frequentano abitualmente San Lorenzo è anche abituata a frequentare gallerie d’arte, ma non in quest’area. Sa.L.A.D si pone l’obiettivo di sensibilizzare un nuovo pubblico e renderlo conscio delle numerose realtà artistiche che rimangono sconosciute ai più all’interno di un quartiere che può mettere a disposizione un’offerta culturale come pochissimi altri. 

Cosa offre Sa.L.A.D alle nuove generazioni?

AC: Per noi è stato essenziale l’appoggio di Mauro Zanbianchi e Ilaria Schiaffini che ci hanno sostenuto con la possibilità di ospitare dei tirocini formativi. Abbiamo accolto trenta tirocinanti dopo una selezione di circa novanta candidati, di questi sono in sei a essere oggi, dopo aver concluso la loro parentesi formativa, membri effettivi della squadra in maniera stabile, Alice pio, Elena biani, Marta ghigi, Elisa d’ugo, Camilla blasi e Giorgia Ciolli. Loro portano avanti la nostra attività quotidiana insieme a me e a Tommaso Zjino. Tutti i nostri collaboratori sono alla prima esperienza, sono tutte studentesse di storia dell’arte laureate o laureande. In questo mondo ti viene sempre chiesto di avere esperienza per fare esperienza e così ci siamo detti: perché non investire sulle nuove leve e dare l’occasione a delle giovani professioniste di entrare negli studi degli artisti e toccare con mano cosa vuol dire impegnarsi professionalmente nel mondo dell’arte?

Ci rivolgiamo agli studenti perché crediamo che chi studia Storia dell’arte oggi abbia davvero poca consapevolezza di cosa sia il mondo dell’arte contemporanea di adesso. Quando chiedevamo quali fossero le ultime gallerie che avessero visitato ci rispondevano citando la Galleria Nazionale, il MAXXI e il MACRO. È necessario far conoscere le gallerie private, più piccole magari certo, ma che rappresentano un’universo ricco e complesso ma imprescindibile per un professionista del settore. Noi mettiamo a disposizione questa possibilità.

Cos’è OTTN e come è arrivato a San Lorenzo?

FP: OTTN è un’associazione culturale no profit nata a Parma nel 2018. La nostra squadra è composta da me, Giorgia Ori, Erika Gaibazzi e Sara Van Bussel che curiamo la maggior parte dei progetti che realizziamo, affiancandoci di volta in volta con altri professionisti. Le nostre iniziative sono legate a Parma ma sono sempre state realizzate sull’intero piano nazionale. Ci siamo sempre tenuti a distanza dalle grandi città, concentrandoci invece sulle realtà urbane più piccole. Roma e Milano, per presa di posizione, non le abbiamo mai considerate. Abbiamo poi però conosciuto Alessandro Calizza. Il nostro incontro è legato agli eventi che hanno segnato la città di Beirut nell’agosto 2021. Le bombe lanciate sulla città avevano, tra le altre cose, spazzato via anche molti studi d’artista che in città avevano deciso stabilirsi. Per sostenerli quindi abbiamo dato vita insieme ad Alessandro a un progetto di residenza d’artista in cui tre artisti libanesi sono stati ospitati negli studi dello spazio di Ombrelloni, qui a San Lorenzo. 

OTTN non ha mai avuto una sede fisica. Perché ora le cose sono cambiate ?

FP: Quando Alessandro mi ha informato della possibilità di lavorare in una sede fisica ne sono stata entusiasta. Noi non abbiamo mai avuta una, non ci è mai piaciuta l’idea di essere costretti a mettere radici, ma era arrivato il momento di fare quel salto in più per dare corpo a un progetto che fino a oggi era stato essenzialmente concetto. 

La scelta di accettare l’offerta di Alessandro è stata preceduta dalla presa di coscienza che noi, come OTTN, siamo davvero diversi da Sa.L.A.D. Il nostro essere itineranti rispetto al progetto di Alessandro che invece presuppone la rappresentazione di un luogo fisico ci rende diametralmente opposti. Collaborare insieme però ci sta dimostrando quanto allo stesso tempo riusciamo a essere complementari. La loro visione si equilibra perfettamente con la nostra e il progetto portato avanti a Beirut rappresenta perfettamente l’efficienza di questo meccanismo. 

In che modo Sa.L.A.D e OTTN trovano il modo di finanziare le proprie attività?

AC: Sa.L.A.D ha cominciato ad avere delle spese fisse da pochissimo. Il magazine da quattro mesi era l’unica spesa fissa oltre al sito internet. Adesso a questo si è aggiunta la sede fisica. Abbiamo attivato adesso la possibilità di abbonarsi con una card dal prezzo di 20 euro l’anno, con cui è possibile sostenere Sa.L.A.D. Questo può sembrare poco, ma per noi fa la differenza. Oltre questo, una serie di iniziative private, come per esempio dei tour nel quartiere, sono un’altra forma di finanziamento che abbiamo però già intenzione di aprire al pubblico. Ora stiamo costituendo l’associazione, così che Sa.L.A.D possa avere l’occasione di poter avere accesso a dei finanziamenti pubblici. I bandi sono lunghi e faticosi da lavorare ma sono una risorsa preziosa a cui non possiamo rinunciare. Avere una sede fisica inoltre ci consente di dare luogo a iniziative speciali come il primo aperitivo che abbiamo realizzato mercoledì primo giungo, in cui in questo spazio abbiamo esposto tre scatti originali di Helmut Newton, durante i quali chi è in possesso della card ha potuto entrare gratuitamente. 

FP: Come OTTN ci siamo sempre sostenuti attraverso bandi pubblici. Avendo però ora queste nuove potenzialità potremo avere anche l’occasione di organizzare eventi in questa sede e infatti già abbiamo programmato il 25 giungo 2022, insieme a XNovo, un work shop relativo alla serigrafia e al riciclo di abiti. Ci sarà in quest’occasione anche un aperitivo e chiederemo ai partecipanti un piccolo contributo. 

Dato il nuovo fermento che sta vivendo il mondo dell’arte romano questo è il momento più opportuno per dare vita un progetto come Sa.L.A.D e per OTTN sbarcare nella Capitale. Quale sarà il vostro ruolo in questa nuova primavera dell’arte romana ?

FP: Noi vogliamo, proprio come Sa.L.A.D, dare a Roma una dimensione nazionale e internazionale, quando possiamo. Da due anni a questa parte abbiamo sentito Roma viva come non mai, fervida e abbiamo deciso che volevamo prendere parte anche noi a questo nuovo movimento che sta nascendo. Essendo OTTN in grado di avvicinare molte persone e produrre un’attrazione genuina verso l’arte potremo qui dare un’accezione meno elitaria a questo mondo anche in questa nuova cornice. Siamo la cultura per tutti. Il nostro obiettivo è arrivare a nuove fette di pubblico e dare a nuove persone gli strumenti per comprendere e godere della bellezza dell’arte e della cultura. 

Info : https://sanlorenzoartdistrict.it

Info: https://www.ottnprojects.com

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