Una vita spesa al ripensamento e alla rivoluzione del concetto di urbanistica. Quella di Yona Friedman, architetto e designer ungherese naturalizzato francese, è stata un epopea biografica che ha attraversato le fasi più dure e complesse del XX secolo. Testimone degli orrori della II guerra Mondiale, durante la quale è riuscito a sfuggire ai rastrellamenti nazisti, Friedman è stato poi tra i protagonisti della cosiddetta fase della età della Megastruttura, costruendo la sua personalità sulla scia del pensiero radicale post CIAM’58, che incanala nei progetti dal nome Ville Spatiale. Qui vengono da lui espressi i principi di un’architettura capace di comprendere le continue trasformazioni che caratterizzano la “mobilità sociale”, concetto sorto fra alfine degli anni 50 e i primi anni 60 del secolo scorso.
La prospettiva d’avanguardia che ha permeato la sua intera attività è conservata nell’eredità custodita dalla Fondazione No Man’s Land, della quale Friedman è stato il primo presidente onorario. Domenica 5 giugno 2022 Yona Friedman avrebbe compiuto 99 anni, entrando nel suo centenario. Per festeggiarlo la Fondazione organizza una giornata a lui dedicata, con un ricco programma di eventi ospitati nella sua sede, situata nel bosco di Contrada Rotacesta, a Loreto Aprutino.
Il modello già esistente del Rifugio per tutti (2019) di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle sarà ampliato – in collaborazione con il Fond de Dotation Denise et Yona Friedman – per diventare La Cité des Refugiés. L’opera sarà realizzata sulla base di una serie di schizzi che Friedman aveva disegnato nel 2018 sulle foto del prato della Fondazione, che già ospita un suo tappeto fatto di pietre fluviali.
Il progetto coinvolge la Facoltà di Architettura dell’Università di Pescara e le Accademie di Belle Arti di Brera, Milano, e di Roma. Dal 23 al 28 maggio gli studenti, selezionati attraverso un bando, collaboreranno alla realizzazione del progetto, costruendo con 240 cerchi di ferro 40 moduli abitativi, soluzioni semplici e adattabili che, come voluto dallo stesso Friedman, si sviluppano senza piani architettonici e urbanistici. I cubi infatti non richiedono fondamenta, sono posizionati direttamente sul terreno e la loro forma può essere cambiata di volta in volta, dando vita ad una vera e propria architettura mobile.
Per l’occasione dal Belgio arriverà la macchina dell’artista Honoré d’O, trasformata in una vettura d’arte e guidata da lui stesso da Gent a Loreto Aprutino. Dopo aver superato ampiamente i 500.000 km, l’artista durante il lockdown ha deciso di farne uno strumento di condivisione messo a disposizione della collettività diventando così No Man’s Car.
La giornata sarà anche l’occasione per presentare al pubblico l’opera My Private Moondi Leonid Tishkov, prodotta da Zerynthia per il Todi Festival del 2014 e ora installata in modo permanente alla Fondazione No Man’s Land. Si tratta dell’opera simbolo dell’artista che, dal 2003 gira il mondo con la sua luna privata, dall’Europa alla Nuova Zelanda, passando per la Cina e il Giappone, una sorta di poema visuale in movimento.
La giornata proseguirà alle ore 15.30 in una tenuta nelle vicinanze di Loreto Aprutino dove avrà luogo una jam session in words and sounds for YONA trasmessa in streaming da RAMradioartemobile.
Si susseguiranno in presenza o tramite delle “pillole” dal mondo brevi interventi da parte di artisti, musicisti, curatori, filosofi e scienziati per mandare a Yona un augurio nell’universo. No Man’s Land Foundation è ispirata al pensiero di Yona Friedman con l’obiettivo di promuovere progetti culturali, artistici e didattici di valorizzazione e di riuso di beni comuni. Intende rispondere in modo flessibile alle esigenze mutevoli dei vari contesti socio culturali di riferimento. La sua missione è il coinvolgimento diretto del pubblico valorizzando i principi Friedmaniani di autonomia, adattabilità, sostenibilità e auto organizzazione.
Info: https://nomanslandfoundation.org
No Man’s Land Foundation
Domenica, 5 giugno 2022
ore 11.30 Contrada Rotacesta, Loreto Aprutino (Pe) ore 15.30 La Limonaia di Terre di Varano, Catignano (Pe)
A cura di Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV