Videocittà, il Festival della Visione, presenta la sua V edizione al WPP Campus di Ostiense 

Ai piedi del Gazometro nel quartiere Ostiense viene presentata in presenza delle Istituzioni la V edizione del Festival Videocittà

La conferenza stampa in cui è stato presentato il programma artistico di VideoCittà 2022, festival che avrà luogo nell’area dell’ex Gazometro dal 20 al 24 luglio, si è tenuta nella sede di Roma di WPP Campus, importante gruppo di marketing e comunicazione. La sede scelta per presentare il programma anticipa un elemento chiave del festival: un lavoro di networking impressionante, stratificato sul territorio e ricco di collaborazioni internazionali volto a rendere il festival un punto di riferimento per la comunità romana. Francesco Dobrovich, direttore creativo del festival, ha presentato il programma introducendo gli ospiti e i partner a partire da Francesco Rutelli, presidente di Videocittà.

Rutelli ha spiegato la natura del Festival identificandolo come uno spazio di dialogo tra realtà espressive creative e industriali con gli eventi che caratterizzano l’attualità. Di fatti la sede del festival sarà l’iconico Gazometro e l’adiacente area archeologica industriale riqualificata da Eni e trasformata da Videocittà in “cittadella dell’audiovisivo contemporaneo”. In quanto festival in dialogo con la modernità, saranno due i temi che attraverseranno i cinque giorni di festival: la transizione digitale e la transizione ecologica.

«Bisogna vedere la transizione» sostiene Mattia Voltaggio, responsabile della comunicazione del marchio Eni, durante il suo intervento, spiegando come lo sviluppo dell’area dovrà avvenire attraverso lo sviluppo dell’intero ecosistema della zona. Da una parte l’area può diventare un distretto tecnologico modificando il modello di business che lo sostiene, da zona di estrazione di carbonio ad area di decarbonizzazione, dall’altra Videocittà restituirà l’area dell’ex Gazometro ai cittadini grazie ad esperienze immersive, talk, performance, concerti ed eventi dedicati ai più piccoli.

Durante la serata di apertura della V edizione del Festival della Visione, dedicata alle industrie creative, il grande Gazometro verrà abitato da un’installazione site-specific che vede protagonista una sfera sospesa all’interno del reticolo di metallo a venti metri di altezza e proiettata a 360 gradi, visibile da gran parte del territorio urbano. Il pubblico avrà la possibilità di entrare all’interno del Gazometro e percorrere un viaggio emozionale accompagnato da suoni specializzati che altereranno il senso dello spazio e del tempo.

L’installazione, prodotta da Eni e realizzata da Fuse*, studio d’arte multidisciplinare, assume il nome di Luna Somnium, in riferimento all’influenza esercitata dalla luna sulla vita terrestre e tratto da un racconto di Keplero considerato la “prima opera letteraria di fantascienza”, in cui il protagonista trovandosi sulla luna guarda la terra da un nuovo punto di vista mai considerato prima. Videocittà intende riflettere sui molteplici punti di vista da cui interpretare la realtà e l’attualità, perciò l’accensione del Gazometro sarà accompagnata da artisti, curatori, influencer ed esperti del settore che affronteranno il tema della comunicazione visuale e dello storytelling del metaverso.

Un altro tema affrontato dal Festival sarà la crypto arte e il ruolo dell’arte e della cultura quali principali motori di cambiamento verso un mondo digitale. Durante la serata di apertura verrà inaugurata Presente Futuro una mostra collettiva concepita come installazione sulle vetrate dell’Opificio 41 e progettata in collaborazione con Reasoned Art, prima startup italiana dedicata alla crypto arte, in cui verranno presentate opere di artisti quali Extraweg, Esteban Diacono, Giovanni Motta o ancora Skygolpe e Giuseppe Lo Schiavo. Non mancheranno presentazioni dal vivo e AV performance che animeranno la terrazza e il palco principale. Maotik, artista digitale francese, realizzerà un’opera immersiva e interattiva dal titolo Erratic Weather, per indagare il rapporto tra arte, scienza e tecnologia trasformando gli algoritmi in immagini ed ambienti 3D.

Il 21 luglio, seconda serata del festival, Daito Manabe, artista multimediale giapponese insieme a Yukiyasu Kamitani, esperto giapponese di decodifica cerebrale darà vita ad una performance che trae origine dall’analisi dell’attività cerebrale per giungere alla ricostruzione di immagini e suoni dei contenuti mentali grazie all’utilizzo di software avanzati. Il 22 e il 23 luglio saranno animati da musicisti in dialogo con il mondo cinematografico quali Max Cooper, Franz Rosati, Sick Luke e i Mokadelic.

Per quanto riguarda la sezione Videoarte, questa verrà curata da Damiana Leoni e Rä di Martino, che concentreranno il proprio lavoro sulle opere della pluripremiata artista audiovisiva Wu Tsang, la quale presenterà in prima persona le proprie opere il 21 luglio. Al lavoro di Wu Tsang seguirà una rassegna di artiste al femminile, tra i nomi di spicco risultano: Monica Bonvicini, Karen Cyttere, Rosalind Nashashibi, Meriam Bennani, Hassan Khan ed Elisabetta Benassi. Gli eventi artistici verranno accompagnati da una serie di attività didattiche e di approfondimento quali: talk con un focus sulla transizione generazionale; cicli di incontri guidati dalla curatrice e docente universitaria Caterina Tomei e da Andrea Moccia, divulgatore e fondatore di Geopop; Agorà un format pensato per facilitare la conoscenza tra le industrie creative del territorio, aziende e talent scout e infine laboratori per bambini realizzati in collaborazione con Explora – il Museo dei Bambini a Roma. Non mancheranno gli Awards che verranno assegnati sulla base di cinque categorie: avanguardie digitale, next, arte e tecnologia, video musicale e comunicazione.

Info: https://www.videocitta.com/