Venere, simbolo della rinascita nelle sculture di Alessio Deli

Alla galleria di Roma Von Buren Contemporary la mostra Muta Poesia, che presenta le sculture femminili senza tempo di Deli

courtesy immagine Daniele Tozzi
Una rubrica (p)artecipattiva che racconta di arte, artisti e sostenibilità 

Castello di Rivoli, qualche anno fa.

Una distinta signora sta per iniziare a raccogliere e ripiegare i vestiti buttati disordinatamente intorno a una scultura, lamentandosi che non può esserci tanto disordine in un museo, ma viene subito fermata da un distinto signore che le spiega che si trova davanti a un’opera d’arte.

Michelangelo Pistoletto, Venere degli Stracci, 1967

La distinta signora è la mamma di un caro amico torinese, il distinto signore è il Maestro Michelangelo Pistoletto e l’opera d’arte è la sua Venere degli stracci del 1967, laddove citando Michelangelo “gli stracci rappresentano il passaggio delle persone dentro questi vestiti ormai degradati. La Venere, venendo dal passato come simbolo di bellezza e di speranza, ridà vita, rigenera questi stracci”. Sono gli stracci che Michelangelo aveva in studio e utilizzava per pulire gli specchi, che rivivono intorno a una riproduzione in cemento della Venere con mela dell’artista neoclassico danese Bertel Thorvaldsen comprata in un negozio di articoli da giardino, per diventare il capolavoro dell’Arte Povera.

Venere continua a essere il simbolo della rinascita nelle sculture di Alessio Deli, artista romano che realizza opere ipercontemporanee mantenendo i più classici canoni di bellezza e armonia, al di fuori di un qualsivoglia contesto temporale.

Alessio Deli, Bust of Venus, 2022. Resina patinata e bronzo

Un giorno Alessio presenta una sua Venere a Cecilia, mia amica collezionista (nonché critica d’arte mancata), che rimane immediatamente colpita dalla figura introversa e assorta nei suoi pensieri, non già con gli occhi bassi ma con uno sguardo che è espressione di una bellezza ideale, materica ma incorporea, elegante e resiliente. Ammirando la Venere di Alessio, contempliamo il valore delle donne tutte e la loro forza, spesso più vissuta silenziosamente che gridata.

Queste le sue parole scritte dopo l’incontro nello studio di Alessio, che ci spiega come la sua produzione artistica prediliga la rappresentazione del soggetto femminile, poiché al di là dei contenuti simbolici, l’Arte, la Scultura, la Musica in fin dei conti sono tutte Donne: messaggere e portatrici di bellezza.

Una bellezza e una prosperità che iniziano a riemergere dopo questi tempi grigi, di pandemia e di guerra.
La Venere contemporanea riemergerà in tutto il suo splendore dalle acque del mare per annunciare un nuovo Rinascimento.

Potrete incontrarla, dalla fine di maggio in poi, alla galleria di Roma Von Buren Contemporary che presenta Muta Poesia, mostra personale di Alessio Deli.

Alessio Deli, Venus after Botticelli, 2021. Resina patinata e bronzo

MUTA POESIA
Vernissage 
Giovedì 26 & Venerdì 27 aprile 2022
dalle 18:00 alle 21:30
Fino al 29 giugno

Von Buren Contemporary
Via Giulia 13
it.vonburencontemporary.com

Edoardo Marcenaro lavora da venticinque anni come giurista di impresa in società multinazionali e ha come hobby l’arte moderna, contemporanea e post-contemporanea. È collezionista e curatore di mostre, essendosi negli ultimi anni concentrato su opere realizzate su banconote americane rigorosamente originali, dai dollari che Andy Warhol firmava alla fine delle sue feste alla Factory, fino ad arrivare ai dollari distribuiti da Edoardo a tutti i suoi amici artisti per trasformarli in opere d’arte.