AVASIM e Slow Food insieme per due giornate all’insegna della cultura e della sostenibilità

Eventi, incontri, attività e interventi artistici per valorizzare le biodiversità del nostro Paese e le eccellenze made in Italy

Un’iniziativa all’insegna della sostenibilità e cultura quella che si è svolta il 15 e il 16 maggio al The Box, dell’Excellence Academy di Roma, il Salotto MAMA.SEEDS degli antichi Semi, Colture e Culture Italiane e del Mediterraneo. Eventi, incontri, conversazioni, cooking show, degustazioni e interventi artistici per valorizzare i prodotti del made in Italy e in particolare gli antichi semi italiani e alle antiche colture e culture italiane del Mediterraneo.

La rassegna, promossa da AVASIM, l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo, consorzio internazionale che accoglie e aggrega tutti gli attori delle filiere agroalimentari delle antiche sementi italiane, dalla cerealicola a quella orto-frutticola, dalla vitivinicola alle erbe aromatiche, dalle oleose alle officinali, in collaborazione con Slow Flow srl (società di comunicazione attiva nel settore culturale e della sostenibilità) ha come obiettivo proprio quello accendere i riflettori su un settore di grande importanza per il Paese, quello delle antiche sementi autoctone italiane e dimostrare come l’arte, il design e la moda, eccellenze italiane nel mondo, siano legate a doppio filo con la memoria storica delle antiche colture e culture. Non si tratta di una semplice e tradizionale fiera, ma di un’iniziativa concepita come occasione di incontro e scambio tra personaggi di spicco di diversi settori, intellettuali, artisti, il tutto in un clima informale e rilassato.

AVASIM, acronimo di “Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo”, è un Consorzio internazionale di ricerca e promozione che vuole accogliere e aggregare tutti gli attori delle filiere agroalimentari delle antiche sementi italiane, dalla cerealicola a quella orto-frutticola, dalla vitivinicola alle erbe aromatiche, dalle oleose alle officinali. È fondato da Alessia Montani, con i soci Flaminia Barachini, Stefano Crisci, Letterio Giacoppo, Luigi Grasso, Annalisa Luciani, Fabrizio Luciani, Lucia Pascarelli ed Emanuele Pensavalle e ha tra le sue finalità quella di far comprendere le enormi potenzialità delle biodiversità presenti in Italia in un’ottica di rilancio dell’economia del Paese e far riconoscere i semi antichi all’interno del patrimonio culturale nazionale dell’umanità nell’accezione di beni culturali, fondamentali della tradizione italiana.

«Stiamo promuovendo – ha spiegato Alessia Montani, presidente del Consorzio – una proposta di legge con l’obiettivo di riconoscere e qualificare la natura originaria ed autoctona delle antiche sementi, il cd. MADE IN ITALY DEI SEMI, proteggerle da fenomeni di “italianità” fittizia e, in quanto patrimonio della collettività, dalla possibilità di brevettazione. Una norma che protegga non solo il processo di trasformazione enogastronomico italiano, ma ciò che vi è alla base, i nostri semi autoctoni. La tutela legislativa comprenderà un quadro normativo d’insieme che permetta (oltre che di qualificare l’originarietà del seme antico e proteggerlo) l’ingresso dei semi antichi all’interno del patrimonio culturale nazionale nell’accezione di beni culturali, fondamentali della tradizione agroalimentare italiana».

Questo tema è stato oggetto di uno dei seminari a cui hanno partecipato, tra gli altri, Elena Lorenzini, Capo Gabinetto del Vice Ministro del MISE, on.le Pichetto Fratin, Albino Maggio e Stefania De Pascale, docenti Università Federico II, Francesco Saverio Teruzzi, della Fondazione Michelangelo Pistoletto, sempre in prima linea quando si tratta di questioni legati all’ambiente e alla sostenibilità.

Parco_Il Terzo Paradiso Rebirth di Michelangelo Pistoletto nel campo di grano RUSSELLO

L’arte contemporanea è ormai considerata un punto di forza per i temi legati alla sostenibilità e, nel corso dell’iniziativa, è stata rappresentata dagli artisti Solveig Cogliani, Chicco Margaroli, Tozio, Angelica Romeo, Irem Incedayi, Quirino Cipolla, Giusy Lauriola, e Maria Granzia Pontorno, presenti in fiera con alcune delle loro opere che indagano sugli stretti legami tra l’uomo, la natura e la necessità di recuperare e valorizzare le radici e l’identità nazionale. Per la moda, invece, gli outfit del fashion designer Gilberto Calzolari hanno posto l’accento sull’importanza della sostenibilità nella moda, a partire dalla materia prima italiana. Calzolari è tra i primi a credere in una moda sostenibile, ma allo stesso tempo glamour. E su questo filone evolutivo di nuova couture è anche Tiziano Guardini, che mixa sapientemente sartorialità̀, innovazione, sperimentazione e ricerca di materiali speciali. Per entrambi i designer la Natura è un punto di partenza e di arrivo, trasformandosi in un prodotto sofisticato e contemporaneo.