Arrestato il gallerista ossessionato da Banksy. Andrea Deiana mette la parola fine alla doppia vita tra narcotraffico e sistema dell’arte

Dalla Bolivia alla Lituania passando per Amsterdam e Milano, Andrea Deiana, narcotrafficante e gallerista, smascherato per la sua ossessione per lo street artist britannico

L’anonimato, un alone di mistero che avvolge un volto e un’identità, è di certo fonte inesauribile di fascino. Vivere e agire sul filo di rasoio che divide legale e illegale, sprezzante del pericolo e delle conseguenze che un’azione è in grado di provocare, è ciò che, dal sua arrivo sulla scena artistica, ha sempre alimentato il successo dello street artist Banksy.  Un fascino che non ha risparmiato neppure Andrea Deiana, 41 anni, narcotrafficante, latitante. La sua folle passione per i graffiti del writer britannico sono stati per lui però delizia quanto croce.

Andrea Deiana vive una doppia vita, quella di facciata, in un lussuoso appartamento ad Amsterdam. Nella capitale olandese dirige una galleria d’arte, la Art3035. Gli affari vanno a gonfie vele ma non tutto il ricavato proviene esattamente dalla clientela di collezionisti che si affacciano dalle vetrine dello spazio espositivo. Il mercato dell’arte non è abbastanza e a questo si sostituisce il narcotraffico. Gli scambi di merce compresi nella rotta tra la Colombia e la Lituania diventano la sua principale fonte di sostentamento e ogni provente viene mascherato grazie al riciclaggio delle stesse opere che ruotano nelle sale della galleria olandese di sua proprietà.

Maniacale la sua attenzione a rimanere nell’anonimato, Andrea Deiana sviluppa nel tempo una fissazione per la figura di Banksy. Giorno dopo giorno questa presenza diventa sempre più centrale nella vita del gallerista/trafficante che utilizza il nome dell’artista dall’identità ignota come codice per ogni operazione bancaria, per bloccare lo smartphone, per lanciare messaggi che devono rimanere nascosti e come nickname.

Deiana viene arrestato proprio per questo ripetersi sospetto di riferimenti a Banksy che, rintracciati dalle forze dell’ordine, procedono quindi al riconoscimento dell’identità digitale e poi anagrafica del sospettato, fermato a Milano. Le operazioni hanno dato come risultato la sospensione immediata delle operazioni della galleria d’arte di Amsterdam e la reclusione dell’indagato.

Andrea Deiana
Andrea Deiana

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