Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato l’11 maggio all’inaugurazione della nuova sede centrale della Scuola superiore della magistratura, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata e situato all’angolo tra via di San Vincenzo e piazza Fontana di Trevi a Roma. Dopo i saluti iniziali della ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, è stato comunicato il nome della sede, che sarà intitolata a Mario Amato, sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Roma assassinato per le indagini che stava conducendo sui legami tra organizzazioni eversive e criminalità romana.
Lo spazio ospiterà per un anno le opere di Emilio Isgrò, nell’ambito del progetto espositivo ArsxIus, con cui si vuole sottolineare il connubio tra il diritto e l’arte. Artista noto al pubblico per le sue cancellature, Isgrò nel 1964 realizza le prime opere su enciclopedie e libri contribuendo alla nascita e agli sviluppi della poesia visiva e dell’arte concettuale. La sua ricerca continua ancora oggi toccando i temi più delicati della nostra vita pubblica e privata in Italia. «Le mie cancellature servono a creare, non a distruggere» ha sempre affermato l’artista. Un concetto che va a sottolineare l’impegno dell’artista per i temi di attualità come personaggio che dedica il suo lavoro alla politica e al sociale, poiché l’arte, per lui, è sempre stata la forma di politica per eccellenza.
Anche nei saloni del Quirinale è esposta, nell’ambito dell’iniziativa Quirinale contemporaneo, curata da Renata Cristina Mazzantini, un’opera del maestro Isgrò realizzata nel 2020 dal titolo Colui che sono. Isgrò ha cancellato a una a una le parole contenute negli articoli delle famigerate leggi razziali italiane del 1938. Si tratta di un lavoro fortemente simbolico che porta a riflettere, anche in questo caso. Queste sue nuove cancellature sono state collocate nella Sala degli Ambasciatori.
La presenza delle opere di Emilio Isgrò nel nuovo edificio della Scuola superiore della magistratura rafforza l’idea di impegno delle forze politiche nel sottolineare il ruolo chiave della magistratura nel nostro Paese. L’impegno di Mario Amato e dei tanti magistrati assassinati sono una lezione di comportamento e interpretazione del ruolo che la Scuola superiore della magistratura fa proprio e trasmette.