Graffiti, marketing e umorismo sovversivo: la street art di Hogre in mostra da Wunderkammern a Roma

La galleria specializzata nel mercato urban presenta una grande esposizione antologica che raccoglie le più provocatorie realizzazioni dello street artist cresciuto nella Capitale

Da cosa nasce la street art? Una forma di arte pubblica, uno strumento per impreziosire o valorizzare lo spazio urbano. Riflettere da quale esigenza sia nato questo fenomeno però è fondamentale per comprendere le ragioni su cui poggiano le operazioni di uno degli street artisti più longevi della Capitale, Hogre, che dal 4 maggio 2022, è protagonista della mostra antologica a lui dedicata nella galleria Wunderkammern a Roma. 

La fenomenologia del graffissimo, che trova gli albori della sua evoluzione contemporanea già negli anni ’60 del secolo scorso, insegna che questo consisteva essenzialmente in una forma di forte contestazione sociale, che si manifestava anche come protesta incivile. Il gesto di scrivere il proprio nome su un muro pubblico, e quindi accessibile a un grosso numero di potenziali spettatori, rende evidente l’esigenza di voler manifestare il proprio esistere. 

L’attività di un personaggio come Hogre è basata su un umorismo sovversivo: le sue apparizioni sulla scena capitolina risalgono al 2006, quando trai vicoli e le strade del Tufello vengono imbrattati i manifesti della campagna presidenziale di Silvio Berlusconi. Sul volto dell’esponente del partito di centro destra appare un naso rosso da clown sempre accompagnato da qualche commento goliardico. 

Negli anni sono tante le sfide che l’artista ha scelto di porsi, infrangendo di volta in volta barriere legate a convenzioni sociali e tabù legati alla cultura di massa. Le logiche del marketing pubblicitario vengono sovvertite per espropriare della funzionalità di vendita strategie che colpiscono l’occhio e sovvertono il linguaggio perbenista. Azioni che hanno saputo sollevare forti contrasti come nell’estate del 2017, quando il suo manifesto Ecce Homo erectus, affisso a Roma due giorni dopo l’accusa di molestie su minori al cardinale Pell, viene scambiato per una comunicazione ufficiale provocando un’ondata di panico morale sulla stampa locale e nazionale che si conclude dopo una settimana di indagini della Digos con l’accusa di vilipendio alla religione (404 c.p.) e la chiusura del sito www.hogre.it.

Nella nuova mostra realizzata nella galleria capitolina Wunderkammern vengono raccolte le opere più conosciute realizzate dal 2007 al 2022 in numerose città italiane ed europee come Roma, Torino, Milano, Varsavia e Londra, come Alias bacio degli Acquedotti, riproduzione su tela di uno stencil che l’artista utilizza nel 2020 su una tamponatura di una cisterna romana del II° secolo D.C. presso il Parco degli Acquedotti a Roma. Con la realizzazione di quest’opera Hogre compie, come ha commentato Claudio Gnessi, presidente dell’Ecomuseo Casilino, «un gesto autenticamente illegale, riaffermando la natura anti autoritaria, ribelle e illegale della cosiddetta Street Art».

La mostra documenta dunque la maggior parte delle tematiche e delle tecniche utilizzate da Hogre: stencil, ma anche pittura a olio, ad acrilico, pittura digitale, modellazione 3D e stampa serigrafica. A corredare il percorso si aggiunge la presentazione di un libro d’artista realizzato grazie a Wunderkammern e Interno Notte. Una ricerca continua che l’artista spiega così: «Hogre è lo pseudonimo con il quale dal 2007 firmo interventi di vandalismo creativo e sabotaggio della comunicazione di massa. Il nome deriva da un mostro umanoide di un videogioco dei primi anni Duemila. Monstrum ha la stessa radice di monere in latino, ovvero mostrare, ma anche rivelare e ammonire. Nel 2007 Hogre è il mostro artificiale con il quale mi ammonisco, rovesciando e stravolgendo la mia condizione di liceale di periferia programmato per la rassegnazione. Le tematiche che affronto sono argomentate con l’unica prospettiva che riconosco all’arte, ovvero quella dell’anarco-individualismo; lungi dal proclamare l’abolizione di ogni regola come spesso erroneamente si crede, l’anarchismo è quella corrente filosofico-politica incentrata sulla critica radicale al potere a partire dall’autocoscienza e l’autodisciplina. Per questo motivo la ricerca stilistica e lo studio sono da sempre centrali nel mio percorso di artista autodidatta». 

Hogre. Antologica 2007/2022
4 maggio 2022 – 28 maggio 2022
Wunderkammern
via Giulia 180, Roma

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