Cambiare con un gesto la storia dell’arte: a Villa Medici è stato presentato L’Intuizione di Duchamp, il docufilm di Guido Talarico

Si è svolta il 29 aprile all'Accademia di Francia la presentazione del lungometraggio che andrà in onda su Rai 5 a partire dal 6 maggio

A due passi da Trinità dei monti, nella straordinaria cornice dell’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, è stato presentato il 29 aprile il lungometraggio L’intuizione di Duchamp, ideato e realizzato sotto la regia di Guido Talarico, editore e direttore di Inside Art.
Villa Medici, un luogo da sempre rivolto alla cura e alla valorizzazione delle arti, ha accolto un evento capace di suggellare un percorso in cui si è messo al centro la forza del talento. 

La presentazione de L’intuizione di Duchamp, film che andrà in onda su Rai 5 a partire dal 6 maggio, nell’ambito del programma Art Night, viene anticipata dai ringraziamenti di tutto il team che ha contribuito alla sua realizzazione per la quale si sono messe in campo grande professionalità e inventiva.

«Ringrazio Guido Talarico – ha afferma Simona Garibaldi, fondatrice della società Lilium distribution – siamo persone che seguono la passione con entusiasmo, sapendo cogliere le occasioni e trovando nuove strade. In questo caso è stata la Rai a darci questa occasione. La Rai ci ha sostenuto e ha seguito il nostro lavoro da vicino dedicando un’importante slot sulla tv pubblica». 

Il lungometraggio, dedicato alla figura di Marchel Duchamp, mette in evidenza il ruolo e l’eredità di un’artista che è stato in grado, da solo, di ridefinire le logiche che, fino al principio del XX secolo, definivano l’approccio alle arti visive. Lo scavalcamento del concetto estetico viene seguito dalla rivalutazione del gesto come atto rivoluzionario, intellettuale, nato per portare agli occhi del mono la possibilità di un’alternativa.  Il film rappresenta un focus sulla situazione artistica attuale, sulla sua energia e anche sulle problematiche di cui, grazie a un linguaggio condiviso, riesce a parlare. Gian Maria Tosatti, Eugenio Tibaldi, Elena Bellantoni e Corinna Gosmaro sono le voci che accompagnano lo spettatore in questo percorso narrativo in cui la materia non è messa da parte ma, anzi, portata in valore dalle ricerche intellettuali di cui ogni artista si serve per sviluppare il proprio lavoro.

Grazie all’eccezionale partecipazione di Renata Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo e di Sam Stourdzé, direttore di Villa Medici, il docufilm fornisce risposte e punti di vista sull’arte di oggi, sui suoi paradossi e sulla sua incredibile forza creativa. 

I ringraziamenti continuano con l’intervento di Guido Talarico che ha scritto e diretto il lungometraggio: «Ringrazio Simona Garibaldi, è stato per me un piacere lavorare con lei e accrescersi a vicenda. Grande onore è stato lavorare con la Rai. Abbiamo trovato in questa azienda un ascolto vero. Un prodotto come questo, nato per una nicchia, finisce in prima serata,  è un grande privilegio e una grande responsabilità. Grazie a Francesco Talarico, che è capace come pochi di interpretare il mio sentire da Regista. Grazie a Vittorio Antonacci per il lavoro svolto nel montaggio di questo lungometraggio. Ringrazio il team di Lilium e di Inside Art. Il filo rosso di questo film è la capacità degli artisti di essere visionari. Molti di loro appartengono alla famiglia del Talent prize, punto di riferimento per i giovani artisti di oggi». Il concorso ideato da Talarico e promosso da Inside Art è giunto quest’anno alla sua XVesima edizione e si è ormai affermato nel panorama nazionale come trampolino di lancio per la creatività internazionale. Proprio dopo essere passati dal Talent Prize, molti artisti si sono contraddistinti in Italia e all’estero per le loro capacità e il loro valore di ricerca.

Il discorso di Talarico si conclude con un importante riferimento alla situazione politica internazionale: «Il cambio di sguardo che racconto è il segno che indica come sia necessario guardare il mondo da una prospettiva alternativa. Nella drammaticità di oggi io dedico questo film all’Ucraina, perché quello che vediamo oggi accadere a pochi passi da noi possa non ripetersi più».

Il documentario andrà in onda su Rai 5, nell’ambito del programma Art Night, il 6 maggio alle 21.15.