All’Accademia di Francia si presenta il lungometraggio di Guido Talarico L’Intuizione di Duchamp

Viene presentato il 29 aprile alle 18.00 il lungometraggio che a partire da un gesto rivoluzionario arriva a raccontare l'arte attuale

Viene presentato oggi, 29 aprile alle 18.00, nella cornice dell’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, L’intuizione di Duchamp, il documentario scritto e diretto da Guido Talarico, editore e direttore di Inside Art. Come si evince dal titolo, il lungometraggio prende ispirazione dalla figura di Marcel Duchamp, dalla sua straordinaria eredità e da come il suo lavoro rivoluzionario, il suo leggendario cambio di prospettiva, abbia segnato per sempre il percorso e l’evoluzione dell’arte moderna e contemporanea. A partire da questa svolta concettuale che ha condizionato la produzione artistica contemporanea, il film arriva a parlare dell’attuale situazione artistica.

Cosa accomuna oggi gli artisti? In cosa consiste il loro lavoro? Cosa possiamo fare per sostenere le loro idee? Sono solo alcune delle domande alle quali, attraverso una serie di partecipazioni, tra cui quella di Renata Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo e Sam Stourdzé, direttore di Villa Medici, il docufilm prova a dare una risposta. Gian Maria Tosatti, Eugenio Tibaldi, Elena Bellantoni e Corinna Gosmaro sono invece le voci che accompagnano lo spettatore in questo percorso narrativo in cui la materia non è messa da parte ma, anzi, portata in valore dalle ricerche intellettuali che ogni artista porta avanti per sviluppare il proprio lavoro. Si tratta di artisti e di personaggi che hanno preso parte nel corso degli ultimi 14 anni al Talent Prize, il concorso dedicato agli artisti emergenti, fondato da Guido Talarico e promosso da Inside Art che oggi conta 10.000 artisti iscritti e una giuria d’eccellenza.

«Quello di Duchamp è un grande cambiamento di prospettiva in cui l’idea, il concetto, diventa un approccio artistico rivoluzionario per il XX secolo. La questione del bello, della pittoricità diventa secondaria e vediamo nascere il ready-made»

Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Il film è il secondo film scritto e diretto da Guido Talarico e arriva dopo La Luce di Roma, che si sviluppava come un racconto della capitale vista con gli occhi di artisti e personaggi del mondo della cultura. «Con La luce di Roma – ha spiegato Talarico – avevamo chiesto agli artisti di calarsi nel loro ruolo di visionari per svelarci il futuro di Roma. Ne L’intuizione di Duchamp, attraverso le parole di quattro grandi artisti e di due curatori altrettanto grandi, raccontiamo le visioni parallele, la necessità dei cambi di prospettiva, i concetti che vanno oltre la raffigurazione».

«Scoprendo luoghi meravigliosi, spesso inaccessibili ai più, facciamo vedere l’evoluzione del pensiero artistico, la grandezza di ragionamenti visionari che soltanto menti di creatività superiore riescono a concepire»
Guido Talarico, editore e direttore di Inside Art

Grazie a un viaggio di esplorazione che ci porta a conoscere da vicino i personaggi che ne hanno preso parte, il film rappresenta un focus sulla situazione artistica attuale, sulla sua energia e anche sulle problematiche di cui, grazie a un linguaggio condiviso, riesce a parlare. Gli artisti, con la loro forza visionaria, sono a loro modo degli anticipatori e in questo senso Duchamp rappresenta un intero momento storico che ha creato una cesura con il passato, portando il concetto al centro del dibattito. Pertanto è fondamentale che la politica e le istituzioni sostengano il lavoro dei giovani creativi, un messaggio che viene ribadito dalle parole di Talarico «Spero – ha spiegato – che L’Intuizione di Duchamp faccia riflettere sull’importanza del talento e spero che la politica prenda coscienza del fatto che bisogna investire di più sui giovani. Bisogna fare di più e il futuro sta in quelle aziende, quelle istituzioni e nei privati che sapranno investire nel talento di oggi».

“Gli artisti hanno bisogno di una missione, Duchamp cerca di trovare nuovi linguaggi e rompere con la rappresentazione figurativa, indirizzando la sua ricerca attraverso linguaggi unici che sviluppino nuove capacità di comunicazione e percezione”

Renata Cristina Mazzantini, Curatrice di Quirinale Contemporaneo

Prodotto da FAD srl, casa editrice dello stesso Guido Talarico, da Lilium Distribution, società fondata da Simona Garibaldi, che ne cura anche la distribuzione, e realizzato in collaborazione con Rai Cultura, il documentario ha sullo sfondo gli atelier degli artisti tra Roma, Napoli e Parigi, ma anche il Palazzo del Quirinale, la Villa Medici e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna; luoghi di grande valore storico-artistico raccontati nei particolari grazie alla fotografia di Francesco Talarico, videomaker di lungo corso, capace di soffermarsi sui dettagli, cogliere risvolti poco apparenti ed adattarsi alla singolarità di ogni artista e di ogni luogo d’arte e grazie al prezioso contributo narrativo apportato da Vittorio Antonacci, aiuto regista. Le musiche, originali, sono di Valerio Vigliar.

Il documentario andrà in onda su Rai 5, nell’ambito del programma Art Night, il 6 maggio alle 21.15.

Articoli correlati