Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, dipinto simbolo della lotta operaia, vola da Milano a Firenze per il 1 maggio

Fino al 30 giugno, il quadro simbolo della festa dei lavoratori viene esposto al pubblico nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Il Quarto Stato, quadro simbolo di protesta e di lotta della classe operaia, vola per il 1 maggio dal Museo del Novecento a Palazzo Vecchio a Firenze. In occasione della Festa Internazionale dei Lavoratori, il Comune di Firenze – Museo Novecento con la collaborazione con il Comune di Milano presenta all’interno del Salone dei Cinquecento la grande tela di Pelizza da Volpedo, una delle più celebri opere pittoriche realizzate tra Otto e Novecento, eccezionalmente concessa in prestito dal Museo del Novecento di Milano fino al 30 giugno 2022.

Il progetto nasce dalla relazione tra le due città, già avviata in occasione della mostra dedicata alle Tre Pietà michelangiolesche in corso al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze. La presentazione della grande tela nella sede del governo della città, a cura di Danka Giacon e Sergio Risaliti, costituisce un’occasione per ammirare nel capoluogo toscano il capolavoro di Pellizza da Volpedo, che irrompe con il suo profondo significato politico e sociale all’ interno dello scenario rinascimentale che adorna il monumentale Salone dei Cinquecento. L’artista, inoltre, aveva avuto un profondo legame con Firenze, dove aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti, sotto l’insegnamento di Giovanni Fattori.

Il dipinto, acquisito nel 1920 dal Comune di Milano, è il risultato di un complesso processo creativo durato dieci anni, che ha portato alla realizzazione di un lavoro conosciuto universalmente che esprime con potenza realistica ed espressiva il mondo del lavoro, richiamando tematiche legate alle lotte per i diritti e ai principi costituzionali. Il “quarto stato”, cui fa riferimento il titolo, è la classe lavoratrice che viene rappresentata attraverso lo scenografico realismo. L’opera infatti rappresenta una risposta ai sanguinosi eventi milanesi del 1898, quando, durante i moti popolari, il generale Bava Beccaris fece sparare sulla folla provocando una strage.

La folla non è ritratta in un momento di pacifica protesta ma avanza sicura verso un futuro più sereno. Le figure, studiate dal vero, simboleggiano la forza e lo spirito utopista del lavoro. Tra di esse vi sono anche donne, madri e bambini, a rappresentare la volontà di cambiare il futuro assegnando alla donna un ruolo altrettanto centrale nella rivendicazione politica e sociale.

Domenica 1° maggio, in occasione della Domenica Metropolitana, per tutti i residenti della Città Metropolitana di Firenze sarà possibile visitare l’opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo a Palazzo Vecchio gratuitamente. Ingressi disponibili fino ad esaurimento posti. In Sala d’Arme sarà inoltre realizzato un progetto speciale in collaborazione con la Fondazione Alinari per la fotografia che avrà al centro il mondo del lavoro dall’Ottocento in poi.