The Armory Show 2022 di New York apre le porte all’America Latina

The Armory Show punta sulle affinità e le differenze tra arte Latino americana e Latina nella nuova edizione della fiere Newyokese

Sin dalla sua fondazione nel 1994 The Armony Show porta ogni anno a New York le migliori gallerie d’arte contemporanea e moderna del mondo. La fiera svolge un ruolo centrale all’interno del circuito culturale newyorkese e questo grazie a leadership curatoriali, importanti partnership istituzionali e l’attivazione di arte pubblica mirata al coinvolgimento del pubblico. In questa nuova edizione la fiera si confronta con il panorama attuale dell’arte latina e americana «Come fiera d’arte di New York importante riflettere sulle comunità che compongono la nostra città» Afferma la direttrice dell’Armory Show Nicole Berry.

Il quinto vertice annuale sulla leadership curatoriale accoglie curatori di tutto il mondo e viene presieduto da Mari Carmen Ramírez, Wortham Curator of Latin American Art presso il Museum of Fine Arts, Houston in un simposio della durata di una giornata, incentrato sulle differenze e le affinità tra l’arte latinoamericana e/o latina.

Il programma si pone l’obiettivo di identificare luoghi comuni tra i professionisti dei musei e il grande pubblico su ciò che ciascun campo rappresenta sia per il presente che per il futuro. Il programma chiederà: chi è considerato “latinoamericano” o “latino”? Quali sono le basi storiche di queste distinzioni? Come si relazionano con il più ampio campo dell’arte contemporanea? Come si relazionano con gli attuali dibattiti su razza e genere? «Credo che sia una conversazione estremamente tempestiva che ha aspettato molto tempo per accadere, in particolare nel contesto di un evento di alto profilo come The Armory Show. Complimenti alla fiera per aver accettato la sfida» afferma la curatrice Mari Carmen Ramirez.

Attraverso cinque sezioni la fiera presenta oltre 240 gallerie provenienti da oltre 30 paesi diversi: ogni sezione offre una prospettiva unica attraverso la quale i visitatori possono confrontarsi con criticità e temi culturalmente significativi nel contesto delle opere d’arte moderna e contemporanea.
Dopo il successo dell’anno inaugurale della fiera al Javits Center, Focus e Platform si uniranno ancora una volta a Galleries, Solo e Presents sotto lo stesso tetto in una pianta coesa e integrata, progettata per ottimizzare l’esperienza della fiera sia per gli espositori che per i collezionisti.

Galleries, la prima sezione si rapporta con tematiche diversificate all’interno delle gallerie partecipanti attraverso solo-artist e dual-artist.
La sezione Solo si concentra sui lavori più significativi e intimi di artisti emergenti e storicizzati che lavorano o hanno lavorato tra il XX e il XXI secolo.
Focus è la terza sezione a cura di Carla Acevedo-Yates, Marilyn e Larry Fields Curator, Museum of Contemporary Art (MCA) Chicago. Il focus si dedica alle presentazioni di artisti solisti e duo-artist che esaminano l’intersezionalità delle questioni che circondano l’ambiente, concentrandosi sui moti personali e politici mentre interagiscono con i temi di razza e genere. Comprendendo in questo modo artisti che mettono in primo piano le ecologie South-South, la sezione introduce una conversazione transculturale sulla produzione artistica basata su approcci astratti, rappresentativi e concettuali.
Presents è la sezione che si dedica alle gallerie “giovani” con meno di più di 10 anni.

Platform, ultima ma non meno importante sezione dell’Armory Show, è curata da Tobias Ostrander, Estrellita B. Brodsky Adjunct Curator al Latin American Art at Tate di Londra e si rivolge alle installazioni su larga scala e alle opere site-specific nell’ambito del tema del Cambiamento Monumentale. La sezione esamina come le recenti pratiche revisioniste, che fanno parte dei drammatici cambiamenti culturali diffusi in tutto il mondo, stiano influenzando il coinvolgimento degli artisti con la forma scultorea. Negli ultimi anni il pubblico ha assistito allo smantellamento, alla deturpazione e alla sostituzione dei monumenti pubblici al centro delle strategie di decolonizzazione che mirano a rivedere la commemorazione di personaggi ed eventi legati a storie di schiavitù e razzismo, il tentativo di sterminio delle popolazioni indigene e l’appropriazione delle loro terre e la sottomissione delle donne. La piattaforma chiederà: quali argomenti potremmo cercare collettivamente di commemorare ora? Con quali materiali? E in che forma?

Info: https://www.thearmoryshow.com/