Biennale di Venezia, Leone d’oro all’americana Simone Leigh e miglior partecipazione quella della Gran Bretagna

Trionfano l'afroamericana Simone Leigh con "Sovereignty" e il Padiglione Gran Bretagna per la miglior partecipazione nazionale

Simone Leigh. Photo Paul Mpagi Sepuya

Apre ufficialmente nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian la 59. Biennale d’Arte di Venezia e con l’inaugurazione vengono annunciate anche le premiazioni assegnate dalla giuria presieduta dalla curatrice Cecilia Alemani e da Roberto Cicutto, composta da Adrienne Edwards (presidente, è direttrice degli affari curatoriali al Whitney Museum of American Art e co-curatrice della Whitney Biennial 2022), Lorenzo Giusti (direttore della GAMeC di Bergamo), Julieta González (direttrice artistica dell’Instituto Inhotim in Brasile), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (fondatore e direttore artistico di SAVVY Contemporary a Berlino) e Susanne Pfeffer (direttrice del MUSEUM MMK FÜR MODERNE KUNST di Francoforte). Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla mostra 2022 il latte dei sogni va all’afroamericana Simone Leigh con “Sovereignty”. Vince invece la Gran Bretagna il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale con il padiglione Feeling Her Way ai Giardini. Per il padiglione britannico, curato da Emma Ridgway, ha ritirato il premio l’artista afro-caraibica britannica Sonia Boyce . Il Leone d’argento al miglior artista giovane della mostra d’Arte è stato infine assegnato al libanese Ali Cherri. I premi alla carriera, già annunciati, sono andati alla tedesca Katharina Fritsch (che ha presentato la scultura Elephant, replica di un elefante tassidermizzato) e la cilena Cecilia Vicuña, che vive a New York, ed è anche traduttrice di poesia sudamericana e attivista politica.

Sonia Boyce with Feeling Her Way at the British Pavilion in Venice, 2022. Photo: Cristiano Corte © British Council