C’è ancora posto per l’essere umano sulla terra? La nuova mostra sul rapporto uomo-ambiente al Museo delle Mura di Roma

Ghê Gaia Terra è una mostra di racconti e di atmosfere, di rimandi e di sensazioni, che volge lo sguardo all'universo ecologico

L’Earth Day, la giornata di sensibilizzazione istituita dalle Nazioni Unite il 22 aprile 1970, si è fatta simbolo di una delle più attuali problematiche con cui l’essere umano si interfaccia nel contemporaneo. Negli ultimi anni la sensibilizzazione sugli argomenti legati alla salute della terra e il clima si è insinuata tanto nell’opinione pubblica quanto nel mondo dell’arte, cercando di dare un senso al rapporto uomo-terra, di ritrovarlo, di sviscerarne le cause di rottura e immaginarne possibili future evoluzioni.

Bartolozzi Iaccio bollente

Riflettendo riguardo tali argomenti nasce Ghê Gaia Terra, una mostra di racconti e di atmosfere, di rimandi e di sensazioni, che volge lo sguardo all’universo ecologico. Si arriva ad indagare una dimensione concreta che si illumina di aspetti antropologici e sociologici, urgenti per l’umanità e per l’universalità. L’obiettivo della rassegna è quello di avvalersi dell’arte come veicolo per lanciare messaggi “green”, di amore e rispetto.

«C’è un grido di dolore, un grido di aiuto, un urlo di disperazione, che viene dalla nostra Gaia Terra o Ghê come la chiamavano gli antichi greci, che sempre di più, in seguito allo sviluppo industriale, ha portato una crescita enorme dell’uso di risorse non rinnovabili, dello sfruttamento del territorio, della produzione di rifiuti, nella creazione di sostanze di sintesi non riciclabili dai processi naturali » spiega Alice Straffi nel suo testo critico «L’uomo diventa così uno dei principali responsabili delle alterazioni all’ambiente. Il mondo dell’arte, che sempre registra e spesso anticipa le tendenze estetiche e culturali, ha dedicato grande attenzione al mondo della natura, mostrando creatività, curiosità e grande capacità propositiva».

Ghê Gaia Terra | Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente, al Museo delle Mura di Roma è a cura di Antonietta Campilongo, ed è visitabile fino al 22 maggio 2022.

Ceccarelli

Il tardigrado, simbolo selezionato per l’identità visiva della mostra, è uno di quegli organismi che potrebbero essere gli unici a sopravvivere sulla Terra, se non invertiamo la tendenza all’inquinamento e al consumo sfrenato, al riscaldamento e all’incuria quotidiana. Noti come “orsi d’acqua”, questi invertebrati a otto zampe possono sopravvivere fino a trenta anni senza cibo o acqua e possono resistere a temperature estreme, per pochi minuti a 150 °C e per parecchi giorni a −200 °C. Ma sono anche resistenti ad alti livelli di radiazioni, alla mancanza di ossigeno e alla resistenza al vuoto dello spazio. La domanda tragica ma necessaria sorge spontanea: Saranno gli unici a poter sopravvivere sul pianeta?

Elenco artisti in mostra: 
Alessandro Angeletti, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Francesco Bonifazi, Massimo Campi, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Paola De Santis, Alexander Luigi Di Meglio, Lean (Andrea Leonardi), Luciano Lombardi, Valentina Lo Faro, Eleonora Lucchini, Maria Carla Mancinelli, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Veronika Palkovics, Adriana Pignataro, Loredana Raciti, Consuelo Rodriguez, Loredana Salzano, Stefania Scala, Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Valter Vari, Klara Varhelyi, Tommaso Vitale.

Artisti Special Guest: Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi e Anna Tonelli.

Performance: artisti&innocenti, letizia Girolami, Letizia leone, Loredana Raciti e Maria Luisa Sales

Video: Daniele Conca, Lara Ferrara, Maria Korporal.

Info: https://culture.roma.it/appuntamento/ghe-gaia-terra/

Ghê Gaia Terra, a cura di Antonietta Campilongo

Museo delle Mura
Via di Porta San Sebastiano, 18, Roma

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