Nuovo look per il MAR di Ravenna che celebra il ventesimo anno di apertura 

Il MAR-Museo d’Arte della città di Ravenna si rinnova con un nuovo allestimento con opere inedite dal ‘600 fino all’arte povera e presenta anche un grande ritorno

Nella storica sede della Loggetta Lombardesca da vent’anni il Mar di Ravenna celebra i suoi primi venti anni di attività. In occasione di questo anniversario l’istituzione museale propone un radicale riallestimento della sua ricca collezione.

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Una collezione dialogante 

«In una prospettiva di valorizzazione del patrimonio – spiegano Mauro Brighi, Maurizio Tarantino e Giorgia Salerno, rispettivamente presidente, direttore e conservatrice del museo – procediamo oggi a illustrare l’intera collezione con opere dal Seicento all’arte contemporanea, fino agli anni ’80 del Novecento. Il nuovo percorso vede il ripensamento espositivo di alcuni capolavori del MAR, come la Pala di San Romualdo di Guercino e le ampie pitture provenienti dal Monastero di Classe, i Santi Bartolomeo e Severo in gloria di Marcantonio Franceschini e il San Benedetto di Carlo Cignani, oltre, in spazi comprendenti scultura e pittura, le testimonianze storiche del movimento Informale, dell’Arte povera e concettuale, finora custodite nei depositi e per la maggior parte non esposte al pubblico da tempo»

Un dialogo quello che si ha l’obiettivo di instaurare tra il patrimonio classico e moderno con i capolavori della storia dell’arte più recente in cui un posto di particolare privilegio è riservato alle opere dell’arte povera italiana. Le novità non si esauriscono solo nel nuovo progetto allestitivo, è infatti dagli archivi del museo che riemergono opere provenienti dalle collezioni, formate in virtù della soppressione delle corporazioni religiose e arricchite da numerose donazioni, lasciti, depositi e grazie alle intuizioni artistiche di ravennati come Enrico Pazzi e Corrado Ricci e alla visione artistica di Giulio Guberti

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Il grande ritorno di Sol LeWitt…

Tra le più interessanti novità introdotte dal nuovo allestimento c’è l’inserimento nel percorso del museo un’opera che da oltre trent’anni non veniva proposta agli occhi del pubblico, Wall Drawing #570 di Sol Lewitt. Un’opera di dimensioni monumentali realizzata per la collettiva svoltasi nella sede museale ravennate, Viaggio in Italia, e dal 1988, fino a oggi, è rimasta al sicuro nei depositi del MAR.

«È una grande soddisfazione poter riallestire oggi un’opera di Sol LeWitt di questa entità – dichiara la conservatrice Giorgia Salerno – Si tratta di un recupero storico di valore su cui sono impegnata da diverso tempo e che, insieme al progetto complessivo di riallestimento delle collezioni permanenti, mira a ridefinire l’identità, anche internazionale, del Museo d’Arte della città di Ravenna, attraverso il suo stesso patrimonio, determinante per comprendere il contesto culturale della città. Il MAR, con questa fondamentale riappropriazione, si aggiunge così alle più importanti istituzioni culturali internazionali che custodiscono le opere del padre dell’arte concettuale Sol LeWitt»

…E le fotografie del MAR

Anche la fotografia ha il suo spazio all’interno del nuovo allestimento: NUDES. Corpi in movimento, la nuova mostra dedicata alle fotografie delle collezioni del MAR con nomi prestigiosi come Dino Pedriali, autore, da poco scomparso, dell’iconica fotografia di PasoliniCarlo Ludovico Bragaglia, ideatore del fotodinamismo con il fratello Anton Giulio Yuri Ancarani, che proprio in questi giorni presenterà al MOMA di New York il suo ultimo film Atlantide. Sono esposte anche le nuove acquisizioni di Alex Majoli con il cortometraggio Esodo, realizzato in occasione delle celebrazioni dantesche dello scorso anno. 

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Info: http://www.mar.ra.it/ita/Mostra/Tra-Seicento-e-arte-contemporanea

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