In mostra a Berlino l’individuo contemporaneo e le sue sfumature scolpite dalla mano inconfondibile di Stephan Balkenhol

Alla KÖNIG GALERIE Balkenhol espone fino al 17 aprile 18 sculture e rilievi murali in cui al centro c'è l'uomo e i simboli allegorici della nostra società

Stephan Balkenhol è nato a Fritzlar in Germania nel 1957 e ha frequentato poi l’Università di Belle Arti di Amburgo. I sui primi lavori rivisitano la statuaria della Grecia classica attraverso nudi maschili e femminili su piedistalli, in un gioco di apparente semplicità che rivela invece pose estremamente reali. Successivamente scolpisce figure e bassorilievi zoomorfi ed ibridi ampliando così il suo repertorio. Le opere più recenti invece ritraggono figure vestite con abiti contemporanei che appaiono subito in sintonia con lo spettatore, le loro espressioni così neutrali si fanno carico di diverse emozioni a cui si attribuiscono narrazioni ed idee differenti. Oggetti vivi al di sopra di noi: esseri. Balkenhol estrae le sue figure direttamente dal tronco dell’albero, con martello e scalpello scava il dolce legno di cedro o di pioppo, lasciando ben i vista i segni dei sui arnesi sui volti che appaiono così scheggiati e intagliati grossolanamente. Il legno emana tutta la sua vitalità e spiritualità. I corpi di varie dimensioni attraverso questa tecnica, acquisiscono una forte individualità rinvigorita dal colore e dai pennarelli usati per gli occhi che risultano in questo modo vivi e pronti ad indicarci la via. I personaggi raccontati ritraggono chiunque si voglia rispecchiare in loro; sono sovradimensionati o sottodimensionati perché l’autore non vuole imitare la realtà ma lascia il compito alla mente dell’osservatore di conferire dimensione e spazio ai corpi. Oltre alle statue in legno colorato, l’artista ha prodotto: rilievi, stampe, disegni e statue in bronzo. Le sue opere che richiamano l’Espressionismo tedesco sono apparse spesso anche in luoghi pubblici come il Foro di Cesare a Roma o la Chiesa di Sankt Elisabeth a Kassel.

Appositamente per la KÖNIG GALERIE di Berlino, Balkenhol ha sviluppato uno spazio composto da 18 sculture e rilievi murali, attualmente in mostra fino al 17 Aprile. Nella grande sala espositiva il visitatore è accolto e coinvolto immediatamente in un rito celebrativo: una figura erta su un piedistallo ligneo, rappresenta una donna con una treccia ed una veste bianca che da le spalle ad altre sei figure maschili apparentemente identiche ma di diversa grandezza che sembrano farle da guardia. La statua femminile come una sacerdotessa guida con solennità lo sguardo del visitatore verso il muro frontale dove è appeso un enorme rilievo di un volto maschile con le orecchie di Topolino, derivante dall’influenza della Pop Art. Il topo uomo è simbolo allegorico della cultura dell’intrattenimento occidentale: un volto malinconico che contrasta con naso e orecchie da cartone animato. La scultura invece che si incontra all’ingresso è in sella ad un bici appartenuta all’artista in giovane età, con la quale avrebbe attraversato le Alpi verso l’Italia. E’ la prima volta che un’opera include anche un suo oggetto personale. La figura potrebbe essere appena arrivata da un lungo viaggio in bici oppure pronta a percorrere nuove strade. Le sculture maschili tutte vestite con camicia bianca e pantaloni neri, hanno una composizione quasi cinematografica, la loro espressione e lo sguardo indecifrabile in egual modo rivolto verso l’orizzonte oppure introspettivo, potrebbe dare la sensazione di emozioni differenti. E’ lo spettatore che deve decidere il messaggio. Nella parete antistante l’artista scolpisce gufi e altri animali tra cui una lepre ed uno scimpanzé in pullover i cui tratti del viso simili a quelli umani hanno un espressività tale da catturare il visitatore attraverso la loro vibrante verità. Balkenhol riesce quindi a scavare nel legno sculture quasi ieratiche che sembrano pronte a ricevere il soffio vitale.

Images courtesy KÖNIG GALERIE, Berlino

Fino al 17 Aprile, KÖNIG GALERIE, Berlino
www.koeniggalerie.com
STEPHAN BALKENHOL
4 MARZO – 17 APRILE 2022 ST. AGNES | NAVATA 

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