Art Paris 2022, natura e ambiente i temi protagonisti. Un focus sulla fiera e sulle partecipazioni italiane

Gli highlight di Art Paris 2022, la fiera internazionale di arte contemporanea a Parigi che ha appena chiuso le porte al pubblico

Art Paris, la fiera internazionale di arte contemporanea a Parigi, ha chiuso le porte al pubblico. Il Grande Palais Ephemere, suggestivo sito, riempito di stand delle più famose gallerie internazionali, ha svelato al pubblico il panorama artistico degli ultimi anni. L’appuntamento principale dell’arte moderna e contemporanea della primavera 2022 quest’anno ha accolto 130 gallerie internazionali, con un trenta percento di nuovi arrivati.

Il settore “promesse”, consacrato alle giovani gallerie e solo show, mette l’accento sulle gallerie emergenti e sulla novità. La fiera prevede anche due progetti speciali, il primo della fondazione Guy & Myriam Ullens e il secondo in collaborazione con Alpine e Obvius, un collettivo di artisti francese: due performance consacrate all’intelligenza artificiale in campo artistico.

Galleria Continua

Una fiera dinamica e interessante, dedicata all’eco-concezione dell’arte, che si gioca su due piani, il primo relativo alla storia della natura, il secondo all’ arte ambientale. Ogni stand ha il suo fascino, le rappresentazioni naturali e ambientali attirano l’attenzione dei visitatori, che accorrono numerosi. Ci fa piacere segnalare il grandissimo successo delle due sole gallerie italiane presenti: Galleria continua e MASSIMODECARLO. Due gallerie, ormai di fama internazionale, legate alla cultura italiana e con sedi in tutto il mondo.

La Galleria Continua allo stand D11 viene segnalata tra le gallerie che espongono artisti la cui opera aiuta a ricostruire la “storia Naturale”. La galleria Continua, infatti, è una di quelle tappe del percorso pensato da Alfred Pacquement, curatore indipendente, che ha selezionato 20 artisti di diverse generazioni, tra le gallerie partecipanti, che possano essere simbolo del costante e rinnovato interesse, da parte degli artisti contemporanei, per il mondo della natura ed il suo rapporto con gli uomini. Tra questi Pascale Marthine Tavou, presentato, appunto, dalla Galleria Continua: un artista che viene definito un ‘diagnostico’ delle relazioni tra gli esseri umani, il loro ambiente e la loro storia. Conosciuto per i suoi assemblaggi, disegni e installazioni, la cui materia prima è fornita dagli “oggetti di scarto” della società, Pascale Marthine Tayou affronta questioni attuali e preoccupanti con forte risonanza sociale o politica. La sua arte è un’esperienza che va vissuta, piuttosto che spiegata. Il lavoro di Pascale Marthine Tayou è un’esperienza da godere al proprio ritmo, secondo le proprie sensazioni ed emozioni.  

Galleria Continua

L’interesse per le tematiche attuali e legate all’ambiente non è meno presente nelle opere degli altri artisti esposti, Michelangelo Pistoletto, Loris Cecchini, Kader Attia, Zhanna Kadyova e AIiweiwei, artisti di grande fama, simbolo della dinamicità e rilevanza della Galleria Continua.

Pochi metri più avanti, allo stand D15, MASSIMODECARLO, espone opere che rimandano al mondo floreale. La disposizione nello spazio ed i colori poco accesi, rendono possibile allo spettatore un momento di astrazione rispetto al contesto, chiassoso e caotico in cui si trovano. Sono esposti dieci artisti differenti ognuno con il suo stile, con le sue tecniche, con le proprie forme espressive ed il proprio messaggio, tutti accomunati dalla rappresentazione Floreale. Un’attenzione particolare la attirano due sculture, visibili già da lontano, la prima di Luigi Ontani, la seconda di Jean-Marie Appriou.

Massimodecarlo

Luigi Ontani è considerato uno degli artisti italiani più influenti ed innovativi dei nostri giorni. Lavora attraverso molteplici media dal 1965 sperimentando la fotografia, creando stampe a grandezza naturale, performance, video e film. È meglio conosciuto per i suoi Tableaux Vivants, opere in cui lui stesso è il soggetto, dove combina tradizioni iconografiche occidentali ed orientali facendo riferimento a temi storici, allegorici e mitologici. Con “tavolozza dei colori nominali”, ci mostra il rapporto tra natura e vanità, tra storia naturale e storia umana. Legno e ceramica si fondono, dando vita ad una creazione complessa, ma armoniosa, in grado di farci riflettere sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda. Jean-Marie Appriou, invece, è un giovane artista francese che sviluppa una riflessione sulla scultura, esplorando materiali come l’alluminio, il vetro, il bronzo e l’argilla, in processi non convenzionali. Con The briar rose l’artista ci trasporta in un mondo onirico, in una realtà sospesa e precaria, che ci coinvolge quando osserviamo le delicate rose che sono rappresentate. La giovane artista vuole interrogarsi sul ruolo dell’arte, sul significato della natura e della tecnica.

Una fiera decisamente interessante e accattivante che è riuscita in questa sua ultima edizione a toccare tematiche di attualità, quali l’ambiente e l’ecologia. In questo contesto artistico le due gallerie italiane, ma ormai internazionali, di cui abbiamo parlato, hanno giocano un ruolo fondamentale, attirando l’attenzione di ogni visitatore.

info: www.artparis.com/en

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