Fermare i Carri armati con i libri, Mark Neville racconta l’Ucraina prima della guerra nel suo ultimo volume fotografico 

Il fotografo britannico descrive dal 2015 al 2021 la quotidianità di un popolo ancora inconsapevole della violenza di cui sta per essere investito, ingenuamente distratto, privo di qualsiasi difesa

È il 2015, le tensioni tra Russia e Ucraina cominciano a manifestarsi concretamente, la presenza militare sul confine tra i due paesi si comincia a manifestare in maniera massiccia. Comincia in quel momento l’inizio di un tramonto di cui oggi non vediamo neppure la luce oltre l’orizzonte, oggi è notte ormai e l’Ucraina è avvolta dal buio. 

La “normalità” non ha perorai abbandonato il quotidiano della popolazione ucraina che fino a pochi mesi fa ancora continuava a trascorrere le proprie giornate impegnata nelle più consuete attività, i bambini giocavano ancora tra i campi di zucca e patate che tanto sono diffusi nelle campagne lontane dalle metropoli come Odessa o Kiev, dopo il lavoro si andava ancora a trovare rinfresco nelle lagune e di notte i più giovani correvano nei boschi per lasciarsi trasportare dalla musica elettronica lontani da occhi indiscreti. Questo è ciò che è possibile osservare attraverso gli scatti di Mark Neville raccolti nel libro Stop Tanks With Books, edito da Nazraeli Press.

Neville
Families eating on Arkadia Beach, Odesa, 2017 © Mark Neville

Dal 2015 al 2021, il fotografo britannico ha documentato la vita in Ucraina, con soggetti che vanno dai vacanzieri sulle spiagge di Odessa, alle comunità rom al confine con l’Ungheria, ai frequentatori di chiese e nightclubber di Kiev, ai civili e ai soldati che vivono in prima linea nell’Ucraina orientale. 

Ottanta fotografie di Neville sono riunite nel libro curato da David Campany, insieme a brevi racconti sul conflitto della scrittrice ucraina Lyuba Yakimchuk una ricerca del Centro di Studi dell’Europa Orientale di Berlino sui 2,5 milioni di ucraini già sfollati dalla guerra; e un appello all’azione per la comunità internazionale. Neville infatti ha iniziato nelle ultime settimane a spedire alle più importanti personalità del mono della politica, della cultura e dello spettacolo alcune copie del proprio lavoro per sensibilizzare il pubblico sulla questione ucraina e per invitare a fare ognuno la sua parte, in ogni modo possibile, dimostrando sostegno alla comunità piegata dalla violenza. 

Neville
Rhythm Büro rave, Kyiv, 2019 © Mark Neville

Neville scrive: “L’atmosfera è estremamente tesa. Nella capitale si stanno preparando rifugi antiatomici ed esercitazioni con sirene. Restiamo e combattiamo o fuggiamo completamente dall’Ucraina? Mi chiedo, quale sarebbe la risposta internazionale se Stoccolma, Londra, Parigi o New York fossero minacciate da un’invasione imminente e non provocata della Russia? Il nostro libro è una preghiera e un appello necessario alla comunità internazionale e io e Nazraeli Press abbiamo fatto di tutto per far stampare e diffondere il nostro libro prima che Putin avvii l’invasione”.

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