Jeff Koons tiene il naso rivolto verso il cielo perché sembra ormai che sulla terra abbia già realizzato l’impossibile. La nuova impresa di uno dei più importanti top player del mercato dell’arte mondiale prevede che nel corso del 2022 un gruppo di suoi lavori lasci la terra per essere installato sull’unico satellite naturale del nostro pianeta.
Viaggio sola andata
Un’esposizione spaziale senza scadenza che vede 9 sculture di Koons prendere posto tra sabbia e crateri. Insieme a questa spedizione lunare, l’artista rilascerà anche il suo primo gruppo di NFT come parte del progetto Jeff Koons: Moon Phases
Secondo il programma, i lavori dell’ex broker di Wall street saranno imbarcati su un razzo spaziale capace di percorrere i circa 385.000 Km che separano il nostro pianeta dal corpo celeste. Il dispositivo verrà lanciato dal Kennedy Space Center di Merritt Island, Florida, per atterrare quindi nell’Oceanus Procellarum, una regione della luna particolarmente vicina alla superficie terrestre.
Come faranno le opere a non subire l’effetto della gravita e fluttuare prima nell’atmosfera della luna per poi essere rapite dal buio profondo dello spazio ? L’intera serie di lavori, una volta raggiunto il suolo lunare, verrà ancorata al terreno e protetta attraverso una teca trasparente. Il modello del veicolo tramite il quale verrà effettuato il trasporto spaziale non presenta una capacità di carico sufficiente a sostenere il peso delle sculture più grandi di Koons ed è quindi probabile che le opere selezionate siano più piccole rispetto ai suoi esemplari più celebri.
NFT stellari
Spettacolare, a dir poco, l’esordio dell’artista nel mondo della cripto arte. Un annuncio risalente allo scorso anno aveva già aperto un varco su ciò che sarebbero stati i suoi prossimi progetti ma nulla di certo era trapelato fino a questo momento. Gli NFT saranno messi sul mercato tramite la piattaforma NFT Pace Verso della galleria Pace, corrispondendo ciascuno a una scultura fisica. Il ricavato delle vendite sarà donato a Medici Senza Frontiere/Médecins Sans Frontières, secondo un comunicato ufficiale rilasciato sul sito ufficiale della galleria americana.
Il presidente e amministratore delegato della Pace, Marc Glimcher, descrive il progetto come «una delle imprese più ambiziose e importanti che la galleria abbia mai presentato e conferma l’eredità di Koons come uno dei più grandi visionari creativi del mondo».
Un progetto che viene presentato direttamente dall’artista che sottolinea come questo gesto porti l’arte contemporanea in una nuova dimensione, capace di superare la nicchia di universo con cui abbiamo finora avuto modo di confrontarci. Jack Fischer, vicepresidente della Intuitive Machines, azienda incaricata delle operazioni di trasporto delle opere nello spazio, aggiunge che il luogo del loro atterraggio diventerà un sito del Lunar Landing Heritage – aree della luna ritenute dalla National Aeronautics and Space Administration (Nasa) e partner affiliati come storicamente significative, come il sito del primo atterraggio sulla luna dell’Apollo 11. La protezione di questi siti è stata approvata dal Senato degli Stati Uniti nel 2019 durante l’amministrazione Trump e firmata dall’ex presidente nel dicembre 2020.