Un nuovo progetto espositivo per la GAMeC: fluido, inclusivo e partecipativo

La sale della GAMeC si preparano a ospitare lil terzo progetto del ciclo di esposizioni dal titolo La Collezione Impermanente. Il progetto, avviato nel 2018, valorizza la natura ibrida della collezione del museo, riflettendo sul suo carattere dinamico e a volte contraddittorio, e proponendosi di farne uno strumento di attivazione di memorie e coinvolgimento del pubblico attraverso l’uso di format espositivi innovativi.

Con la nuova mostra, in apertura l’11 marzo 2022, si celebrano infatti i trent’anni di apertura della GAMeC, che nel 1991 ha iniziato la sua attività espositiva. La Collezione Impermanente #3.0, a cura di Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni e A. Fabrizia Previtali presenta al pubblico una ricca selezione di opere del patrimonio del museo realizzate da autori di generazioni diverse, dagli anni Novanta a oggi.

GAMeC
Giuseppe Gabellone, Untitled, 2007. Ph. Filippo Armellin

Produrre un’esposizione fluida, in grado di muoversi liberamente senza essere incasellata in alcuna categoria, è l’obiettivo dell’istituzione bergamasca. I curatori operano per porre l’accento sull’apertura a nuove possibilità di dialogo con l’eredità degli ultimi decenni e le nuove prospettive future del mondo delle arti visive. La mostra lavora anche sulla temporaneità, sottolineando il carattere non definitivo delle sue narrazioni grazie a riallestimenti ciclici nel corso dell’esposizione, accanto a nuove presentazioni e interventi di giovani artisti chiamati a dialogare con le opere del museo.

Ruth Beraha, Iva Lulashi, Nicola Martini e Federico Tosi sono i quattro artisti chiamati a proporre un dialogo tra i loro lavori e la proposta permanente del museo e che entrano da questo momento a farne parte in maniera definitiva.

La riflessione su cui la GAMeC si concentra con questo progetto espositivo riguarda anche le modalità di fruizione del patrimonio del museo. Vivere le sale come un luogo pubblico di scambio e confronto e lasciare indietro un approccio passivo del visitatore, rendendo la sua esperienza interattiva è di vitale importanza e per questo ai visitatori viene chiesto di esprimere preferenze in riferimento alle opere esposte: quale opera vorrebbero rivedere e perché. Le loro scelte, accompagnate dalle argomentazioni rese pubbliche all’interno del percorso espositivo, fanno da linee guida per il riallestimento finale della Collezione, prima della chiusura della mostra l’8 gennaio 2023, secondo una curatela condivisa che tenga conto degli orientamenti del pubblico.

Gli artisti in mostra: Giorgio Andreotta Calò, Cory Arcangel, Carlo Benvenuto, Ruth Beraha, Filippo Berta, Mariella Bettineschi, Stefano Boccalini, Pol Bury, Maurizio Cattelan, Bruno Ceccobelli, Pietro Consagra, Isabelle Cornaro, Mario Cresci, Berlinde De Bruyckere, Latifa Echakhch, Ettore Favini, Gianfranco Ferroni, Roland Fischer, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Gelitin, Rochelle Goldberg, Renaud Jerez, Roberto Kusterle, Sol LeWitt, Lorenza Longhi, Iva Lulashi, Nicola Martini, Eva e Franco Mattes, Ryan McGinley, Nunzio, Ken Okiishi, Ornaghi & Prestinari, Aitor Ortiz, Yan Pei-Ming, Cesare Pietroiusti, Pablo Reinoso, Antonio Rovaldi, Namsal Siedlecki, Ettore Spalletti, Priscilla Tea, Jol Thomson, Josh Tonsfeldt, Remco Torenbosch, Federico Tosi, Sislej Xhafa, Chen Zhen.