Una Gioconda nascosta nei depositi di Montecitorio. Non è una copia e forse dietro c’è anche la mano di Leonardo

L'opera ritrovata nei depositi è stata sottoposta a lavori di restauro che hanno rivelato l'intervento di Da Vinci

Una scoperta che ha lasciato di stucco il mondo dell’arte. In un deposito di Montecitorio si nascondeva un dipinto della Gioconda, impolverato e lasciato per anni in un angolo da tutti dimenticato. “Si tratta – riporta La Repubblica le parole del questore della Camera Francesco D’Uva – di una copia del quadro del Louvre realizzata dalla bottega di Leonardo, forse addirittura con la sua stessa collaborazione”. È la prima copia quasi perfetta del quadro di Da Vinci, sottoposta a dei lavori di restauro che hanno rivelato la mano di Leonardo dietro alla sua realizzazione. A condurre i lavori di restauro Cinzia Pasquali, studiosa ed esperta di Leonardo che vive da oltre 25 anni a Parigi e lavora al Louvre. Il dipinto si troverebbe nei magazzini della Camera dei Deputati dal 1925, dopo essere stato trasportato dalla Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini. La Gioconda Torlonia, così battezzata, apparteneva alla nobile famiglia romana ed è citata persino in un’edizione del 1852 delle Vite del Vasari. Il dipinto presenta pentimenti incongrui con una copia e la tavolozza e le velature usate per gli incarnati e il paesaggio ricordano in modo la tecnica esecutiva di Leonardo nel dipingere la Monna Lisa del Louvre. L’opera è ora esposta nella Sala Aldo Moro di Montecitorio.

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